Colui che ha sparato a Roberto Adinolfi lo ha seguito a piedi per alcuni metri, gli ha esploso alle spalle un colpo a bruciapelo all'altezza del polpaccio, poi ha raggiunto il complice che lo attendeva su una moto ed è fuggito. Questa la ricostruzione esatta dell'attentato riferita dai carabinieri.Roberto Adinolfi è uscito di casa da solo, con una borsa 24 ore, per andare al lavoro. La sua Peugeot monovolume era parcheggiata poco distante, e si è avviato verso l'auto. Uno dei due uomini che lo attendevano in strada è sceso dalla moto e si è messo a seguirlo.
Quando Adinolfi è giunto all'altezza della sua auto, ha appena fatto in tempo ad aprire lo sportello che l'uomo gli ha sparato alle spalle, avvicinando l'arma al suo polpaccio. Poi è fuggito in moto. Adinolfi si è accasciato tra l'auto e la strada, sotto shock. Non riusciva a parlare.
E' stato soccorso dal portinaio del palazzo in cui vive e da una passante, che hanno chiamato il 118. Testimoni hanno riferito di "alcuni colpi", ma i carabinieri hanno rinvenuto sul luogo dell'attentato un solo bossolo.
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