Primo maggio di lotta o di commercio? Il dubbio amletico attraversa le deserte vie genovesi accompagnando frotte di turisti alla ricerca della solita acqua minerale e del solito panino. Il punto è: lavorare e diventare schiavi della globalizzazione e dell’infernale ritmo coreano e orientale delle 24 ore su 24 o non lavorare per rivendicare il sacrosanto diritto della festa dei lavoratori? Anche oggi Genova non è uscita dall’impasse che la accompagna in questa crisi stagnante. Proprio oggi è stato proclamato lo sciopero dei lavoratori della grande distribuzione da parte della Filcams Cgil per ribadire il diritto di fare festa il 1 maggio. Il sindacato però fa dei distinguo: un conto sono i lavoratori della grande distribuzione, un altro i commercianti del centro città. "Si tratta di regolamentare ma è chiaro che per i secondi la scelta è dettata dalle opportunità per lo stesso commerciante" dice Armando Firpo di Filcams Cgil
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