"Il numero di telefono del ragazzino di origini albanesi me lo ha fornito Emanuele Alfano, l'ho avuto da lui". Ha risposto così don Riccardo Seppia, il parroco di Sestri Ponente arrestato nell'ambito dell'inchiesta su presunti abusi su minori e cessione di stupefacenti, nel corso del processo a carico di Emanuele Alfano, ex seminarista e amico del sacerdote finito in cella anche lui nella stessa indagine.
All'udienza di oggi, a porte chiuse,oltre al prete è stato sentito anche il ragazzino di origini albanesi. "Ho conosciuto Alfano su Facebook - ha detto -. Poi ci siamo incontrati, abbiamo avuto un rapporto sessuale nella sua auto, lui mi ha pagato e se n'é andato". Il processo è stato rinviato al prossimo 3 aprile, quando verranno sentiti i testimoni della difesa. Alfano è accusato di induzione alla prostituzione minorile, favoreggiamento della prostituzione minorile e detenzione di materiale pedopornografico.
Cronaca
Don Seppia accusa Alfano: "Mi diede il numero del ragazzino"
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