Cronaca
Violenza a Dolceacqua: la testimonianza della vittima
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<< Credevo mi sequestrassero>>. Giovanni Di Biase, scioccato dalla terribile esperienza che ha vissuto poche ore fa , all'interno della sua abitazione, non nasconde commozione ma soprattutto paura. Ancora incredulo per quanto successo, mostra in esclusiva alle telecamere di Primocanale i segni di una violenza inaudita. Volto tumefatto, mani gonfie e violacee. <<Un incubo.Stavo guardando la televisione, ad un certo punto mi sono trovato davanti due individui con il volto nascosto da un passamontagna. Inizialmente ho provato a reagire, ovviamente a parole, poi però quando ho capito che avrei solo peggiorato la situazione,ho subito violenza gratuitamente. Mi hanno legato mani e piedi alla sedia con delle corde, imbavagliato con del nastro adesivo...Pugni, calci, sberle, strattoni..>> Una volta trovata e svuotata la cassaforte, i due delinquenti, hanno abbandonato Di Biase a se stesso. << Solo dopo due ore sono riuscito a liberare e piedi e quindi a raggiungere il telefono. Ho chiamato i miei collaboratori , e poi i carabinieri che sono arrivati con 118 e ambulanza>> La vittima è stata trasferita al pronto soccorso di Bordighera per tutti gli accertamenti del caso. Nella tarda mattinata è stato dimesso e scortato dai militari ha raggiunto la caserma per fornire ulteriori dettagli. Ora è caccia aperta ai due uomini, forse di origine slava. Dai primi rilevamenti non sono stati riscontrati segni di effrazione. Il cancello d’ingresso aperto e il sistema d’allarme disattivato, hanno permesso ai ladri di introdursi in casa senza fatica.
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