“Sono davvero preoccupata per il futuro dello stabilimento. Le notizie relative ad una cessione totale di Ansaldo Energia, oggi controllata al 55% da Finmeccanica, sono sempre più insistenti. Bisogna assolutamente che il Governo intervenga per difendere questo importantissimo patrimonio industriale italiano e territoriale”. Questo il commento della consigliera regionale Raffaella Della Bianca sulla delicata situazione dell'Ansaldo sul territorio. L' amministatore delegato e presidente di Finmeccanica, Giuseppe Orsi, in occasione di un recente incontro con i sindacati Fim, Fiom e Uilm, ha rappresentato la delicata situazione finanziaria. “Orsi ha indicato come possibili soluzioni l’uscita di Finmeccanica dal comparto dei trasporti e da quello dell’energia, auspicando relazioni industriali innovative - spiega la Della Bianca -. Spero fortemente che queste ‘relazioni’, tutelino lo sviluppo tecnologico, le produzioni industriali e l’ occupazione. In questo momento di profonda crisi, che sembra colpire sempre più frequentemente l’economia della nostra regione, bisogna intervenire con decisione e tempestivamente per trovare una soluzione”. Circa i dati emersi durante l’incontro tra Orsi e i sindacati, la consigliera del Pdl ha commentato: "Il Gruppo ha 70.000 dipendenti (di cui 16.000 ingegneri e 21.000 tecnici) e occupa come indotto altri 100.000 lavoratori. L' indebitamento è stato nel 2006 di 858 milioni di euro, nel 2008 di 3.383 milioni, nel 2010 di 3.132 milioni. In settori quali Difesa, dello Spazio e dell' Elicotteristica, Finmeccanica è il terzo gruppo a livello europeo ed il settimo a livello mondiale. Per tutte le altre società il management è intenzionato a sviluppare politiche di ‘partnership’. Invece il discorso cambia se si tratta di Ansaldo Energia, Breda e Sts per cui è indispensabile trovare soluzioni affinché restino a titolarità italiana e sul territorio nazionale. E’ quindi fondamentale non abbandonare al proprio destino un patrimonio industriale nevralgico per la nostra regione e per l’intero Paese”.
Economia
La consigliera Della Bianca interviene sul futuro di Ansaldo
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“Sono davvero preoccupata per il futuro dello stabilimento. Le notizie relative ad una cessione totale di Ansaldo Energia, oggi controllata al 55% da Finmeccanica, sono sempre più insistenti. Bisogna assolutamente che il Governo intervenga per difendere questo importantissimo patrimonio industriale italiano e territoriale”. Questo il commento della consigliera regionale Raffaella Della Bianca sulla delicata situazione dell'Ansaldo sul territorio. L' amministatore delegato e presidente di Finmeccanica, Giuseppe Orsi, in occasione di un recente incontro con i sindacati Fim, Fiom e Uilm, ha rappresentato la delicata situazione finanziaria. “Orsi ha indicato come possibili soluzioni l’uscita di Finmeccanica dal comparto dei trasporti e da quello dell’energia, auspicando relazioni industriali innovative - spiega la Della Bianca -. Spero fortemente che queste ‘relazioni’, tutelino lo sviluppo tecnologico, le produzioni industriali e l’ occupazione. In questo momento di profonda crisi, che sembra colpire sempre più frequentemente l’economia della nostra regione, bisogna intervenire con decisione e tempestivamente per trovare una soluzione”. Circa i dati emersi durante l’incontro tra Orsi e i sindacati, la consigliera del Pdl ha commentato: "Il Gruppo ha 70.000 dipendenti (di cui 16.000 ingegneri e 21.000 tecnici) e occupa come indotto altri 100.000 lavoratori. L' indebitamento è stato nel 2006 di 858 milioni di euro, nel 2008 di 3.383 milioni, nel 2010 di 3.132 milioni. In settori quali Difesa, dello Spazio e dell' Elicotteristica, Finmeccanica è il terzo gruppo a livello europeo ed il settimo a livello mondiale. Per tutte le altre società il management è intenzionato a sviluppare politiche di ‘partnership’. Invece il discorso cambia se si tratta di Ansaldo Energia, Breda e Sts per cui è indispensabile trovare soluzioni affinché restino a titolarità italiana e sul territorio nazionale. E’ quindi fondamentale non abbandonare al proprio destino un patrimonio industriale nevralgico per la nostra regione e per l’intero Paese”.
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