Dopo solo una settimana dalla sua inaugurazione, l’Archivio della felicità di Vendone è diventato oggetto di atti vandalici. La grande installazione fatta a "onda" che documenta le immagini in fotoceramica dei momenti felici degli abitanti del piccolo borgo della valle è stata danneggiata nottetempo. «Ovviamente – spiega l’assessore Andrea Bronda – nel giro di poche ore l’originale monumento, seppur ferito, è tornato a testimoniare la voglia di felicità del borgo e dei suoi abitanti. Nonostante questo, resta l’amarezza non solo per l’atto vandalico ma anche perché i teppisti hanno consapevolmente colpito l ‘ immagine fotografica di Felice Cascione che a Curenna proprio la vigilia di natale del 1943 ideo’ e canto’ per la prima volta l ‘inno della resistenza Fischia il vento, e hanno scelto per questo gesto vile la notte la notte seguente la proiezione di un film dedicato a " u Megu"». Un gesto che segue di pochi anni lo sfregio fatto da un’altra mano vigliacca alla Stele della Pace sulla collina di marmoreo, sempre dedicata a Felice Cascione. Questa volta ad aggravare l’episodio si aggiunge la rottura della fotografia di un giornalista residente a Vendone e di sua moglie: i cocci sono stati deliberatamente spostati e assemblati in un inquietante "altarino" con quelli della fotografia di Felice Cascione.
Cronaca
Archivio della felicita', atti vandalici al monumento
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