Da contestato a protagonista, sino a potenziale salvatore del bilancio della Sampdoria. E’ il destino di Emile Audero, la cui effigie con la parata sul rigore di Criscito nell’ultimo derby campeggia un po’ ovunque sui manifesti nei diversi quartieri di Genova, dove i tifosi l’hanno esposta negli ultimi giorni. Dopo quella impresa, che ha di fatto sancito la salvezza dei blucerchiati e la retrocessione dei “cugini”, il portiere, 25 anni, è diventato il beniamino del pubblico ma anche un uomo mercato.
E dire che questa quarta stagione alla Samp non si era messa bene per Audero, che ad un certo punto del campionato aveva perso il posto, complice anche un infortunio, a scapito di Wladimiro Falcone, con cui peraltro è in ottimi rapporti professionali e personali. Poi, il portiere italiano-indonesiano ha saputo riprendersi la scena, diventando il primattore nella stracittadina di ritorno.
Nella sua esperienza alla Samp, il buon Audero ha sempre dovuto fare i conti con l’iperbolica valutazione di venti milioni di euro che si portava appresso. Spesso le critiche, ingenerose ed eccessive in proporzione al rendimento, nascevano da questo. Ora la situazione si è normalizzata, il suo valore ha ripreso quota, sebbene non raggiugendo la cifra originaria.
Ma per Audero oggi ci sono club disposti a spendere anche una decina di milioni almeno e tra questi c’è sicuramente la Lazio. Potrebbe dunque essere il suo sacrificio a contribuire a mettere a posto i conti della Samp, aprendo la strada alla successiva e definitiva consacrazione di Falcone in maglia blucerchiata.
Ragionamenti che verranno affrontati lunedì prossimo nel consiglio di amministrazione della Sampdoria, a cui parteciperà come invitato anche il trustee Vidal. I programmi delle prossime settimane dipenderanno dall’esito delle trattative di cessione del club, anche se all’orizzonte non sembra esserci nulla di immediato.
Ecco perché Lanna e i dirigenti dovranno rinunciare a qualche pezzo pregiato e tra questi il primo a partire potrebbe essere proprio Emile Audero, all’apice del suo successo a Genova e nella Sampdoria.
IL COMMENTO
Piaggio Aero, dietro la cessione nessuna strategia politica e industriale
Isole pedonali? Meglio il caos che sfidare l’impopolarità