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Il ritorno sulla scena di Massimo Ferrero accresce il numero di figure attorno alla società senza una catena di comando ben definita
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Il ritorno in libertà di Massimo Ferrero, in attesa della prima udienza del processo per presunti reati societari e bancarotta fissata dal Tribunale di Paola il prossimo 21 settembre, può rappresentare una nuova turbativa sul cammino già complicato della Sampdoria.

Come fatto immediatamante filtrare dall’ex presidente attraverso i consueti canali comunicativi, le ingerenze nella gestione societaria da parte sua non sono affatto escluse, anzi. Ferrero e la sua famiglia rimangono formalmente i proprietari del club blucerchiato, per quanto incapsulato nel paradiso fiscale del Trust Rosan nell’isola di Jersey guidato da Gianluca Vidal e collocato nella Manica a garanzia dei concordati, la cui omologazione è peraltro prevista non prima dell’autunno 2022.

In questo momento la Sampdoria ha dunque un presidente ombra, Massimo Ferrero. Un presidente in carica, Marco Lanna. Un vicepresidente di diritto, Antonio Romei. Un direttore operativo, Alberto Bosco. Un "custode", Gianluca Vidal. Due direttori sportivi, Daniele Faggiano e Carlo Osti. E un direttore generale, Massimo Ienca, in quanto amministratore unico di Sport Spettacolo, la controllante della Samp.

Una babele di persone e personaggi in cerca d’autore e senza una reale, concreta e definita catena di comando. Ecco perché la situazione è insostenibile e non può andare avanti ancora per molte settimane o peggio molti mesi. Ecco perché Marco Giampaolo, prima di accettare il rinnovo automatico del contratto per altri due anni, ha parlato di problemi societari da risolvere all’interno di Corte Lambruschini.

Al momento l’unica buona notizia è che la Sampdoria non corre il rischio della mancata iscrizione al prossimo campionato. Si sussurra che per la seconda volta dal 2014 ad oggi  sia intervenuto anche l’ex presidente Edoardo Garrone (ieri impegnato con Gianluca Vialli sul green di Roma per raccogliere fondi contro la Sla), preoccupato da eventuali ripercussioni ambientali su se stesso e sulla sua famiglia dall’eventuale caduta della Samp dopo l'incauta elargizione della società a Ferrero ormai quasi otto anni fa.

Resta il fatto che il 30 giugno il Cda della Sampdoria confermerà che la società rientra neill'indice di liquidità dello 0,5 e quindi si iscriverà regolarmente al campionato.