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I legali del club pronti a fare appello chiamando in causa il caso del calciatore Frattesi
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LA SPEZIA - Lo Spezia non ci sta e si oppone alla decisione giunta dalla giustizia sportiva nei confronti del portiere Ivan Provedel, squalificato per un turno a causa di un'espressione blasfema individuata grazie alla prova tv durante la gara del Picco contro la Lazio. la procura federale aveva puntato il dito sul labiale dell'estremo difensore, catturato dalle immagini poco dopo aver subito il gol del momentaneo 2 a 2, tra l'altro provocato in maniera sfortunata dallo stesso giocatore.

La società spezzina, dopo aver tra l'altro appena digerito faticosamente l'errore del gruppo arbitrale sul gol di Acerbi convalidato nonostante posizione di fuorigioco, ha espresso la volontà di fare ricorso contro la sentenza del giudice sportivo. I legali del club ligure si appelleranno ad un precedente che aveva riguardato il calciatore del Sassuolo Davide Frattesi, anche in quel caso sul banco degli imputati era finito un labiale senza registrazione audio. Allora la squalifica venne annullata, la speranza del club bianconero è che anche stavolta si arrivi alla medesima conclusione.

Nel caso in cui Provedel non possa scendere in campo nel prossimo impegno contro l'Atalanta, toccherà presumibilmente al secondo Jeroen Zoet difendere i pali dello Spezia. L'olandese ha disputato le prime gare di questo campionato prima di lasciare il posto al collega di reparto, durante le quali ha sempre subito almeno un gol.

Proprio per questo sarà fondamentale per lo Spezia recuperare il proprio numero 1 per questo finale di campionato: la salvezza non è ancora assicurata matematicamente e potrebbero non bastare i 33 punti conquistati finora. La Salernitana corre e altri risultati utili dei campani potrebbero inguaiare nuovamente i ragazzi di Thiago Motta, attesi da un intenso rush finale