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L'attuale numero uno segnò nella stracittadina vinta nel '92: stavolta è in ballo il futuro
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10 dicembre del 2021, derby d’andata: la Sampdoria di Roberto D’Aversa batte perentoriamente il Genoa per 3-1 con le reti di Gabbiadini, Caputo e l’autogol di Vanheusden, ai rossoblù non basta Destro nel finale per riaprire la partita. Pochi giorni prima, il 6 dicembre, la società blucerchiata era stata decapitata con l’arresto del presidente Massimo Ferrero a Milano, proprio mentre stava per incontrare l’agente di Dejan Stankovic, allenatore della Stella Rossa, che voleva portare a Genova al posto del tecnico di Stoccarda, ormai delegittimato.

Eppure, con il rotondo successo nella stracittadina Roberto D’Aversa era riuscito a rilanciarsi ma per poco. Il 17 gennaio venne infatti esonerato dalla nuova dirigenza, incarnata da Marco Lanna, che si era insediato al vertice di Corte Lambruschini il 27 dicembre, dopo le dimissioni forzate del Viperetta, in cella a San Vittore. Al posto di D’Aversa venne richiamato Marco Giampaolo, con un contratto di sei mesi più due anni in automatico in caso di salvezza.

Un percorso che sembrava agevole e che invece si è maledettamente complicato, al punto che la stracittadina di sabato è diventata anche per la Sampdoria, oltre che per i cugini del Genoa, una questione di sopravvivenza. Per Giampaolo sarà il settimo derby, dopo le quattro vittorie e i due pareggi nei sei precedenti.

Per Marco Lanna il prima da presidente della Sampdoria. Proprio lui che assaporò la gioia di un gol al Genoa il 1 novembre del 1992, quando i blucerchiati si imposero per 4-1 e la sfida terminò con i rotoli di carta igienica lanciati in campo per protesta dalla Gradinata Nord contro l’allora presidente Aldo Spinelli.

Stavolta per Lanna sarà diverso, in tribuna d’onore la tensione è più difficile da smaltire rispetto al campo. Il presidente andrà allo stadio con il figlio, ben consapevole dell’importanza di questo appuntamento, per la squadra ma anche per la società.

Lanna aveva stabilito la dead line del 30 aprile per sapere se, in assenza di un cambio di proprietà, avrebbe dovuto impegnarsi anche nella programmazione della prossima stagione. Quella data coincide con la stracittadina e sarà fondamentale anche per conoscere, in largo parte, la categoria in cui militerà la Sampdoria nel prossimo anno.