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GENOVA - L'ex presidente del Genoa ha scelto il momento più tragico per anteporre i propri interessi a quelli di squadra e società di cui lui si è liberato nel settembre scorso dicendo che il futuro era in ottime mani. Nei pressi del match col Verona la prima "grana" con l'annuncio di non voler votare il bilancio per spettanze a suo favore non riconosciute, poi alla vigilia del Cagliari, match della disperazione, ecco che ribadisce il concetto in attesa del Cda del 30 aprile che dunque si preannuncia di fuoco se non si troverà un'intesa.

Le dichiarazioni di Preziosi hanno lasciato il segno nella tifoseria visto che ha pure attaccato il mercato di gennaio di 777Partners oltre che dire che questo calcio senza cuore non gli appartiene. Una frase questa che lascia a bocca aperta persino le sue "vedove".  Insomma l'idillio è già finito tra statunitensi e Preziosi e c'è chi vede qualche sua trama per rientrare. Lui dice di no ma potrebbe in caso di ricorsi legali anche avere in pegno le quote societarie, ma è lavoro di commercialisti e avvocati.

Sui social l'ex proprietario si è preso le "contestazioni" furibonde dei genoani che lo invitano, si fa per dire, a togliere il disturbo, ma tra i tifosi in tanti mettono in sequenza l'intervento dialettico di Moggi contro gli americani a cui ha fatto seguito quello appunto di Preziosi che proverà a farsi le proprie ragioni sulla cessione del club che era valutato 170 milioni di cui 110 di debiti. Intanto in mezzo a queste tensioni la squadra di Blessin prepara la sfida da dentro o fuori col Cagliari. Sturaro stringe i denti e in attacco probabile coppia Destro-Ekuban con alle spalle Amiri.

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