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Dopo l'episodio dell'orecchino, l'angolano potrebbe pagare caro
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LA SPEZIA - A 5 giornate dalla fine del campionato lo Spezia, un po' a sorpresa, è la squadra più in forma fra le formazioni liguri. La classifica ne è la prova, le Aquile hanno racimolato 33 punti con 11 lunghezze sulla terz'ultima Venezia che ha una partita da recuperare. I bianconeri primeggiano nel numero di vittorie, 9, contro le 8 della Sampdoria e le 2 del Genoa. Nella conta dei gol realizzati, si piazzano secondi dietro ai blucerchiati (40 contro 33), ma delle tre è la formazione che ne ha subiti di più (57 Spezia, 56 Samp, 54 Genoa).

Difficile pensare che lo Spezia rimarrà invischiato fino all'ultimo nella lotta per la salvezza, sarà comunque imperativo cercare di non abbassare la guardia nelle ultime 5 gare: 3 delle ultime saranno contro le big Atalanta, Lazio e Napoli - anche se contro i partenopei si giocherà a giochi praticamente fatti -, più alla portata le sfide contro l'Udinese e contro il Torino, prossima avversaria dello Spezia.

Fra le note liete ce n'è però una stonata: sabato contro l'Inter una prestazione da non buttare ma non è passato inosservato l'episodio di Nzola, sostituito dopo soli 10 minuti dall'ingresso in campo poiché incapace di togliersi l'orecchino, non ammesso sul terreno di gioco. Una sciocchezza per potrebbe costare all'angolano la convocazione per gli ultimi impegni, una epilogo infelice ad una stagione con molti bassi e pochi alti.

Il tecnico Motta ha dribblato la domanda sul suo attaccante, un po' come quella sulle voci che lo vorrebbero come nuovo allenatore del PSG. L'obiettivo di staff e squadra è salvarsi in tranquillità, e non è detto che il finale di stagione non possa regalare altre soddisfazioni contro un avversario sulla carta più forte.