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Il presidente a Primocanale parla anche di settori giovanili e di Nazionale: "Spesso i giovani talenti non trovano gli sbocchi che meriterebbero"
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GENOVA - Giornata tutt'altro che primaverile in questo sabato, ma a riscaldare l'atmosfera questa mattina ci hanno pensato i tifosi del Genoa, accorsi in 700 al centro sportivo Signorini per incitare la squadra in vista del prossimo impegno contro il Verona, e per spingere Sturaro e compagni verso la salvezza.

Dopo la seduta mattutina degli allenamenti, ai microfoni di Primocanale ha parlato il presidente Alberto Zangrillo: "Oggi abbiamo assistito ad una grande dimostrazione che un'unità d'intenti verso un obiettivo comune effettivamente esiste, cosa che prima non si manifestava. C'era una sorta di pentola a pressione sopra il Genoa a cui nessuno era riuscito a togliere il coperchio. Chi ha tolto questo coperchio è stato Blessin, che ha trovato una pentola piena di contenuti, di significati ma anche di sofferenza: Blessin ha trovato una bolla di negatività che non faceva esprimere quello a cui assistiamo tutti oggi."

"Oggi stiamo vedendo dei ragazzi che ci credono, che credono nella salvezza. Ma non parliamo solo della prima squadra, il mondo Genoa è fatto anche di un settore giovanile e di persone che possono realizzarsi. Sta accadendo qualcosa di bello"

Genoa, la carica di 700 tifosi al 'Signorini' per incitare la squadra in vista di Verona

Proprio dal settore giovanile le squadre di Serie A dovranno ripartire per cercare di rinnovare le forze che rappresentino la Nazionale Italiana, soprattutto dopo l'ultima delusione subìta per non aver raggiunto l'accesso ai Mondiali: "Il mondo del calcio purtroppo è fatto anche di logiche che stanno al di sopra di parametri qualitativi: purtroppo non ci sono dei concorsi in cui il migliore viene sempre convocato in Nazionale, ma sicuramente ci sono dei vivai di squadre importanti che sono riuscite negli anni a far emergere dei giovani importanti, che non sempre trovano sbocco quanto meriterebbero.

"Questi ragazzi fanno dei sacrifici e devono essere seguiti, senza però montarsi la testa: essere un presidente di una squadra di calcio vuol dire anche curare questi aspetti. Non essere un campione solo sul campo ma anche nella vita. Il Genoa deve mettere le basi per impostare un futuro che riparta da qua"