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di Matteo Angeli

La situazione del Genoa è ormai da allarme rosso. La classifica è da incubo, la tifoseria è sul piede di guerra e la società continua a muoversi nel silenzio più imbarazzante. Il cambio al vertice dirigenziale, con l’addio di Ottolini e l’arrivo di Diego Lopez, è un segnale di voler reagire, ma serve ben più di un cambio di faccia. Per salvare la squadra, forse sarebbe servita l'esperienza di un ds con conoscenze, capacità di muoversi rapidamente in un ambiente complesso come quello del calcio italiano: non è tempo di scommesse.

Il nuovo direttore sportivo dovrà poi prendere una decisione cruciale: chi sostituirà Vieira. Un errore in questa scelta potrebbe compromettere definitivamente le possibilità di salvezza. Ogni mossa deve essere calcolata, rapida e mirata.

Intanto, fuori dal campo, i tifosi osservano e giudicano. La contestazione nei confronti della dirigenza è solo rimandata: il presidente Sucu e il ceo Blazquez sono nel mirino dei molti supporter, che chiedono chiarezza e impegno concreto. Nei giorni scorsi abbiamo chiesto pubblicamente ai due di venire a Primocanale a spiegare la situazione, non abbiamo ricevuto alcuna risposta.  Invito che ovviamente ribadiamo anche oggi.

È tempo di trasparenza. I tifosi hanno diritto di sapere qual'è il progetto della società, sempre che un progetto ci sia. Il Genoa non può permettersi di navigare a vista: servono scelte coraggiose, comunicazione chiara e un piano credibile per provare a salvare la categoria. La pazienza di chi ama questi colori non è infinita e la società dovrebbe saperlo.

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