Massimo Coda – premiato a Milano col premio “Gentleman Fair Play” dedicato a Piermario Morosini – carica la Sampdoria, chiamata sabato al match col Cesena a Marassi (ore 19,30) per riscattare le prime due sconfitte in campionato. “Son tranquillo e fiducioso quest'anno. Le potenzialità ci sono per fare meglio dell'anno scorso. Non vogliamo buttarci già giù. Ci vuole equilibrio, è chiaro che in una piazza come la Samp i risultati sono tutto e se non arrivano quelli, si inizia a fare fatica. Però dobbiamo restare equilibrati. Con la testa, soprattutto i giocatori più esperti devono trasmettere le cose per fare bene”.
Una squadra rinnovata
Cosa cambia per Massimo Coda in questo nuovo campionato con la Samp? Cosa cambia soprattutto nella squadra oggi affidata a Donati in panchina, con gli arrivi – tra gli altri – degli azzurrini Under 21 Cherubini e Pafundi in attacco? “Abbiamo preso tanti giocatori bravi nell'uno contro uno, che saltano l'uomo. Era la cosa che ci mancava principalmente l'anno scorso. Quest'anno ce l'abbiamo. Col tempo, con l'equilibrio, con la gente che ci dà fiducia ne usciamo fuori”.
Un Coda che in questo momento è l'unica vera prima punta nella Sampdoria, destinato a giocare come riferimento unico nella nuova Samp? Un problema o no? “No, io ho fatto bene sia da solo sia a due in passato. L'importante è avere gente vicino che gioca a calcio e mi capisce” dice Coda.
L'allenatore Donati
Sull'allenatore Donati, già al bivio nel match col Cesena. “Il mister è arrivato con noi dall'inizio. Ha dato un'impronta del suo gioco per giocare in verticale invece che tenere la palla come fanno le squadre di adesso. Per me ha buone qualità. Ripeto, i risultati faranno la differenza anche per il mister” dice Donati.
Il record di gol in B
Per Massimo Coda record di gol assoluti (136 reti) nel campionato di Serie B, dopo la rete messa a segno dieci giorni fa col Sudtirol. Quali i gol più belli? “Ho fatto diversi gol al volo, ne ricordo uno al Lecce e uno alla Salernitana. Uno l'anno scorso con la Sampdoria, al volo col Modena. Ce ne sono diversi. Sicuramente è stata una bella soddisfazione quella del record. Mi gratifica della carriera che ho fatto”.
Inseguire il record di Shwoch è stata una pressione che ha condizionato Coda in questi ultimi mesi? “Io ho sempre sentito Schwoch in questi anni. E lui mi diceva che avrei sentito sempre maggiore pressione, avvicinandomi al suo record. E mi diceva che sarebbe stato difficile batterlo. Ho sentito un po' la pressione, ma anche per un'annata che non è andata tanto bene. Ma io sono un ragazzo tranquillo”.
Un "vecchietto" terribile
Oggi Coda ha quasi 37 anni. Ma nessuna idea di appendere le scarpe al chiodo. “Io mi son detto sempre di arrivare a 40 anni. Finché sto bene fisicamente andrò avanti. Almeno altri tre o quattro anni” dice l'attaccante campano.
Iscriviti ai canali di Primocanale su WhatsApp, Facebook e Telegram. Resta aggiornato sulle notizie da Genova e dalla Liguria anche sul profilo Instagram e sulla pagina Facebook