
Due anni fa alla Reggiana fu l’allora allenatore dei granata Nesta, uno che in materia non ha niente da imparare, a impartirgli una sosta di benedizione calcistica, spalancando ottimismo sulle prospettive del ragazzo. L’anno scorso fu Gilardino a volerlo in rosa per farlo debuttare in serie A. L’esordio arrivò, ma con lui anche un girone d’andata di infinite panchine, a confermare che i tempi della fioritura non erano ancora maturi.
Così a gennaio Alessandro Marcandalli fu ceduto al Venezia, perché Vieira non poteva assicurargli un minutaggio sufficiente. Prestito secco, perché il Genoa mai ha smesso di credere nel ragazzo. Fino a maggio mesi intensi per il difensore, che almeno 8 presenze in Laguna è riuscito a collezionarle. Al di là dei numeri, l’esperienza veneziana ha restituito al Genoa un difensore maturato, cresciuto sotto ogni punto di vista. Tanto che più volte a Moena, autentico banco di prova in proiezione campionato, Vieira non ha risparmiato elogi in serie a un Marcandalli che ha fortemente confermato in organico, addirittura titolare in Coppa Italia contro il Vicenza.
Il Marcandalli 2.0 diventa così la principale alternativa a Ostigard, soprattutto un difensore che, a neanche 23 anni, dimostra di aver messo a frutto le lezioni del campo e del tempo. Con gran soddisfazione di chi ha creduto in lui. Il Genoa in primis. Marcandalli titolare col Lecce? Perché no?.
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IL COMMENTO
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