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Il presidente vuole vederci chiaro dopo i tanti errori del ds Accardi. Difficile ma non impossibile il ritorno di Pirlo, sotto traccia le idee Aquilani, Foti e Maran.
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di Marco Bisacchi

In casa Sampdoria si attende l'annuncio del nuovo allenatore - il terzo di stagione - dopo l'esonero di Andrea Sottil deciso ieri a seguito della pesante sconfitta di Reggio Emilia col Sassuolo, nel contesto di una crisi di gioco e risultati che vede la squadra in questo momento in piena zona play off. Oggi a Milano il vertice probabilmente decisivo tra il presidente Manfredi, il ds Accardi e il principale candidato alla panchina doriana, Leonardo Semplici, che resta in pole come successore di Sottil e Pirlo (quest'ultimo esonerato ad agosto, dopo appena tre giornate). 

INCONTRO A MILANO

Il presidente Matteo Manfredi viene raccontato in questi giorni come particolarmente arrabbiato, ancor prima che deluso, per i risultati negativi della squadra e per la gestione sinora fallimentare da parte di Accardi, sia in termini di mercato che di scelte tecniche. Ecco perché oggi, al di là degli aspetti strettamente contrattuali ed economici, vuole conoscere Semplici di persona e capire da vicino a chi affidare la Samp dopo una scelta, quella di Sottil, che si è rivelata tutt'altro che positiva. Semplici - ex allenatore di Spal, Cagliari e Spezia, ultima esperienza proprio con gli aquilotti retrocessi in B nel 2023 - dovrebbe legarsi alla Samp con un contratto fino a giugno con opzione di rinnovo in base ai risultati e a un ritorno in A che, al momento, sembra raggiungibile solo attraverso il raggiungimento dei play off. 

POSSIBILI SORPRESE

Sullo sfondo ci sarebbero - in caso di mancato accordo con Semplici (che in questo momento resta comunque la soluzione più probabile) - altre situazioni: sondato Salvatore Foti, ex blucerchiato ed ex vice di Mourinho alla Roma, piacciono Aquilani ex Pisa e ci sarebbe un pensiero anche su Maran appena esonerato dal Brescia. Sembra improbabile il ritorno di Andrea Pirlo - che è ancora sotto contratto e che sarebbe forse la soluzione più logica in questo momento - visti i non buoni rapporti tra Accardi e lo stesso Pirlo. Ma se Manfredi dovesse decidere per il ritorno del mister bresciano, ci sarebbe un segnale di discontinuità rispetto all'autonomia piena di cui finora ha goduto, con risultati deludenti, il direttore sportivo palermitano.

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