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Genoa e Sampdoria si sfideranno alle 21 per i sedicesimi di finale di Coppa Italia
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GENOVA - Primocanale in diretta per il Derby della Lanterna, anche se il clima a Genova non è proprio di festa dopo le tensioni tra ultrà che hanno animato le ultime ore. Genoa e Sampdoria si sfideranno comunque in campo alle 21 per i sedicesimi di finale di Coppa Italia, una bella sfida anche se non si tratta di una partita di campionato. Sui social si sarebbe diffusa la voce - falsa - di una riunione in Prefettura per decidere sullo svolgimento della partita. Ma il servizio procede regolarmente come da programma e la partita si terrà a porte aperte, come previsto. "Non si è mai pensato di mettere la partita a porte chiuse, grazie alle nostre forze dell'ordine la situazione è subito rientrata e questa sera le nostre telecamere sono puntate assieme ai controlli nella zona di Marassi e non solo", ha commentato l'assessore alla sicurezza del Comune di Genova Sergio Gambino

Primocanale, in diretta dalle 18:15, oltre a far vivere tutte le emozioni del pre partita con tanti collegamenti della zona dello stadio, ha monitorato la situazione prima e dopo la partita attorno allo stadio. Grande attenzione all'ordine pubblico considerata la tensione altissima tra le due tifoserie. Controlli potenziati, Marassi blindata con largo anticipo e in volo l'elicottero della Polizia di Firenze per un monitoraggio puntuale dall'alto. Lunghe code ai tornelli, tensioni per qualche minuto in via Clavareza, dove alcuni hanno sfondato uno degli ingressi, ma subito dopo è tornato il controllo delle forze dell'ordine.

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Primocanale torna in diretta dalle 22:45 in avanti per commentare la partita e il deflusso degli spettatori dal Ferraris.

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A margine del movimento dei tifosi per la predisposizione delle coreografie e degli striscioni all'interno dello stadio, c'è stato un tentativo di contatto tra le opposte tifoserie, all'altezza di Ponte Serra: si sono registrati colpi di petardo e scontri con le forze dell'ordine. È stata chiusa al traffico via Moresco, piazza Carloforte e diverse vie limitrofe. La situazione si sarebbe risolta intorno alle 14:30. 

Intanto nel primo pomeriggio, il 118 è intervenuto sul posto per soccorrere tre poliziotti rimasti leggermente feriti durante i tafferugli. "L'intervento immediato dei reparti inquadrati, che si sono frapposti, ha respinto i due gruppi ed evitato il contatto tra tifosi", ha spiegato la questura di Genova. A commentare l'accaduto in una nota Domenico Pianese, segretario generale del sindacato di Polizia Coisp, che ha spiegato come “i poliziotti hanno riportato contusioni a caviglie, gambe e ginocchia poiché sono stati colpiti da spranghe bastonate e dal lancio di bottiglie di vetro; sono stati portati via in ambulanza”.

“Questi episodi - ha aggiunto - rappresentano l’eterno ritorno della violenza tra tifoserie di calcio che ha reso la città cornice di episodi sconsiderati che nulla hanno a che vedere con lo sport. Gli scontri tra questi gruppi di delinquenti, armati di mazze e bombe carta, non possono più essere tollerati. Anche perché i personaggi in questione sono criminali travestiti da tifosi, che devono essere perseguiti e fermati una volta per tutte. La Polizia, ancora una volta con grande professionalità e coraggio, ha saputo gestire la situazione, ma il numero dei feriti tra le Forze dell’Ordine potrebbe comunque aumentare dal momento che gli scontri stanno continuando”.

“Non possiamo più accettare che eventi di questa natura continuino a ripetersi mettendo a rischio l’incolumità di agenti e cittadini e che ogni partita di calcio diventi un pretesto per scatenare la guerriglia urbana. Chiediamo immediatamente, oltre a un controllo meticoloso delle partite maggiormente a rischio che devono essere trattate con la massima attenzione, di chiudere i settori in cui si annidano le frange più estremiste e di inasprire il Daspo per tutti coloro che continuano a portare la violenza dentro e fuori dagli stadi”

Il clima è rimasto molto teso in tutto il quartiere, tanto che i commercianti, tramite il Civ, hanno deciso di firmare un comunicato per annunciare la chiusura anticipata delle attività, proprio a causa degli ultimi avvenimenti. E così è stato: negozi chiusi già alle 17:30 in via Monticelli e corso De Stefanis. 

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Mobilitati quattrocento fra agenti, militari e steward e un elicottero della polizia abilitato al volo notturno, per monitorare la situazione in città.