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LA SPEZIA - In casa Spezia tra alcuni titolari e rispettive riserve c'è un abisso. Questa la lezione che ha impartito la cocente sconfitta subita dalle Aquile al Picco contro la Feralpisalò. L'occasione per dimostrare di aver compreso tale insegnamento arriva subito, dato che la squadra in maglia bianca scenderà in campo nella giornata di domani, domenica 3 marzo, contro il Bari al San Nicola.

Non ci sono avversari da sottovalutare, ne tantomeno giocatori da far ruotare in determinate posizioni del campo, visto che chi subentra spesso e volentieri non è all'altezza del compagno uscente. 

Parliamo di ruoli chiave come il centrocampo, dove lo Spezia ha perso totalmente la bussola senza Adam Nagy in campo, vero e proprio metronomo del gioco e fondamentale tra le linee, così come l'attacco, dove Moro e Pio Esposito hanno ancora tanta strada da fare al cospetto di Falcinelli e Di Serio, attualmente imprescindibili.

Aldilà dell'impegno infrasettimanale e delle tre partite in sette giorni che, per forza di cose, impongono rotazioni, la speranza è che D'Angelo abbia imparato dai suoi errori e, nelle prossime gare, a partire dal match di domani contro il Bari, scenda sempre in campo con i suoi uomini chiave, dei quali non può fare assolutamente a meno.