MILANO - Uno Spezia da brividi sbanca San Siro in rimonta nel recupero, soffrendo tantissimo nel primo tempo e nei minuti finali della ripresa. Gli aquilotti subiscono il pressing rossonero nel primo tempo, in cui arriva il vantaggio targato Leao, poi si sveglia nella seconda frazione nella quale trova un pareggio meritato con Agudelo, cambio azzeccato di Thiago Motta che di fatto cambia la gara alzando il ritmo ed il baricentro spezino. In pieno recupero, dopo il palo di Ibrahimovic su smanacciata di Provedel, arriva addirittura il 2 a 1 spezzino con Gyasi, che premia la ripartenza e il passaggio in mezzo di Kovalenko.
Passano due minuti e subito il Milan ci prova con Leao, destro a giro che non va lontano dall'incrocio. Al 15' occasione più concreta per il Milan ancora con Leao, che sterza su Amian e calcia col mancino, la deviazione di piede di Provedel è provvidenziale per salvare le Aquile. Al 20' Saelemaekers semina il panico in area ma viene bloccato da Kiwior, poi prova Ibrahimovic di potenza col pallone che decolla.
Al 24' ancora Leao: tunnel a centrocampo per far ripartire il Milan, il portoghese poi si fa servire in area ma col destro spara troppo alto. Altro blitz rossonero al 27', trovato solo Ibrahimovic che prova il destro forte, Provedel si oppone di piede.
Prima grande occasione per lo Spezia intorno alla mezz'ora: le aquile ripartono a destra con Gyasi che serve Reca con un gran pallone, sinistro forte del polacco ma Maignan respinge in due tempi. Al 30' invece si va dall'altra parte, squillo di Ibrahimovic dalla distanza che si perde sul fondo.
Provedel si oppone ancora al Milan, sinistro teso di Saelemaekers su cui vola il portiere spezzino. Episodio chiave al 42' di cui si rende protagonista proprio Provedel, che su rimessa con le mani si fa soffiare il pallone da Leao. Dopo il check del VAR, l'arbitro decreta il calcio di rigore: ma Theo Hernandez sbaglia clamorosamente calciando fuori. Ma dopo un minuto esatto i rossoneri trovano comunque il vantaggio targato Leao: lancio lunghissimo dalle retrovie, Nikolaou sbaglia il tocco che diventa assist per Leao, libero di superare Provedel con il pallonetto. Primo tempo che si chiude in svantaggio per i bianconeri.
Nella ripresa il Milan cerca il raddoppio e lo sfiora con Ibrahimovic, che col sinistro piazzato accarezza il palo di Provedel. Il portiere aquilotto salva un minuto dopo con un gran riflesso di piede su Saelemaekers, che di prima intenzione tocca da pochi metri. Si fa vedere anche lo Spezia vicino al pareggio con Amian: Agudelo imbuca in area ma il terzino francese si fa respingere il tiro da Maignan.
Lo Spezia dopo aver insistito per alcuni minuti trova il pareggio con il neoentrato Agudelo: passaggio che libera Verde a sinistra, cross basso che trova in mezzo un isolato Agudelo che infila Maignan. Dopo il pari arriva una brutta notizia: fallo di Maggiore che viene ammonito, il centrocampista spezzino salterà il derby contro la Sampdoria.
L'ingresso di Agudelo cambia il ritmo della gara in favore dello Spezia, che in due minuti spaventa i rossoneri: prima è ancora Agudelo che crea scompiglio mettendo in mezzo un pallone che scotta, poi arriva alla conclusione Kovalenko chiamando in causa ancora Maignan.
Nei minuti finali tanti i palloni buttati in mezzo dal Milan, uno di questi arriva ad Ibrahimovic che calcia ma trova ancora i guanti di Provedel. Nel recupero Spezia salvato dall'arbitro: fallo dal limite fischiato su Rebic, Serra non da vantaggio ed annulla il gol di Messias che aveva siglato il nuovo vantaggio rossonero. Sulla punizione successiva Ibrahimovic batte forte ma Provedel è ancora attento: ancora pericolo sul corner ma Provedel smanaccia e salva anche con l'aiuto del palo.
Il Milan butta ogni pallone in area spezzina, la squadra di Motta tiene botta e ribalta il risultato: contropiede aquilotto con Kovalenko, che serve su un piatto d'argento a Gyasi smarcato in area di rigore: destro che infila Maignan e sigla un risultato storico, la prima vittoria contro il Milan a San Siro nella storia dello Spezia
IL COMMENTO
Il senso civico di Besi
Fare sindacato non vuol dire che il governo sbaglia tutto