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Cade la clausola che faceva decadere l'intero CdA in caso di dimissioni di un componente
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L'assemblea straordinaria della Sampdoria, valida in prima convocazione per la presenza degli azionisti Vanessa e Giorgio Ferrero rappresentati per delega dal segretario generale Massimo Ienca, riunita nella sede di Corte Lambruschini, ha approvato la proposta del CdA di modifica della clausola statutaria, voluta dall'allora consigliere Vidal, che comportava la decadenza dell'intero Consiglio di amministrazione in caso di dimissioni di un singolo consigliere.

Nei giorni scorsi, specie dopo l'episodio del pacco intimidatorio (leggi qui) recapitato in sede e destinato all'ex presidente Massimo Ferrero e all'attuale vicepresidente Antonio Romei, proprio quest'ultimo (a suo tempo artefice proprio del passaggio di proprietà dai Garrone-Mondini al Viperetta) aveva lasciato trapelare propositi di rinuncia alla carica, per via del gesto minatorio a suo danno. Le eventuali dimissioni avrebbero fatto decadere l'intero consiglio, oggi impegnato - insieme con l'avvocato Eugenio Bissocoli, l'esperto designato dalla Camera di commercio - nella procedura di composizione negoziata della crisi aziendale. Adesso lo stesso gesto resterebbe isolato, con la sola conseguenza della necessità di nomina di un nuovo consigliere da parte dell'assemblea.

La riunione del CdA è l'occasione per proseguire l'attività di CNC, che il Tribunale ha fissato nel tempo fino al 6 giugno, termine eventualmente prorogabile in caso di elementi concretamente idonei a consentirne la prosecuzione. Aria di slittamento anche per la fine mandato dell'attuale CdA, formalmente in carica fino al 30 aprile per l'approvazione del bilancio: Marco Lanna, il succitato Romei, Gianni Panconi e Alberto Bosco dovrebbero proseguire la loro attività almeno fino alla conclusione della procedura di composizione negoziata.