LA SPEZIA - "Dobbiamo migliorare, non sostituire, alzando il livello di qualità della rosa a disposizione di mister Gotti" - Con queste parole Eduardo Macìa, direttore generale dello Spezia Calcio descriveva in anticipo di che fattura sarebbe stato il mercato della società aquilotta da lui condotto.
Impossibile dire che non sia stato di parola, perchè questo Spezia è cresciuto notevolmente negli interpreti sia per il presente che in ottica futura, con acquisti di giovani dalle ottime speranze che potranno fare la differenza anche nelle prossime stagioni, dato che, Shomurodov a parte, sono arrivati tutti a titolo definitivo o con obbligo di riscatto a favore della società di via Melara.
Ed ecco quindi che l'aver sostituito esuberi, in una sessione eccellente anche dal punto di vista delle cessioni, con giocatori pronti e di livello, alza notevolmente il tasso tecnico dell'intera squadra che, una volta recuperati tutti gli indisponibili dalla lunghissima lista di infortunati, potrà essere davvero competitiva.
Kiwior invece merita un discorso a parte, possiamo etichettare come inevitabile la sua cessione, soprattutto a quelle cifre che hanno consentito di incassare 25 milioni di euro, 5 milioni di bonus e addirittura una percentuale, attualmente sconosciuta, sulla futura rivendita del giocatore.
Il polacco è stato prontamente sostituito dal connazionale Wisniewski, ma a dirla tutta, forse l'unico buco di questo mercato aquilotto è stato quello di non aver inserito in rosa, vista anche la partenza di Hristov, un secondo centrale, magari di piede mancino, dato che l'unico nella squadra presente con queste caratteristiche è Dimitrios Nikolaou.
Un mercato, quindi, che possiamo tranquillamente definire da 8 in pagella per lo Spezia, che lo porta ad essere incoronato regina di questa sessione di trasferimenti invernale, grazie anche alle poche manovre delle altre 19 squadre di Serie A.
IL COMMENTO
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