
Ore decisive per il futuro della Sampdoria. Si avvicina la data cruciale del 2 febbraio, termine ultimo per la ricapitalizzazione funzionale agli adempimenti economici d'obbligo e quindi necessaria per la continuità aziendale. Lanna e il consiglio (Romei, Panconi, Bosco) sono impegnati a trovare una soluzione, per quanto il tempo stringa.
Si lavora su due fronti. Da una parte il CdA si confronta con Lazard sul tema del prestito convertibile su pegno delle azioni, prospettiva che coinvolge Banca Sistema e Macquarie e che, se realizzata, garantirebbe altri due anni di fiato a Ferrero, decisissimo a cedere il club solo alle sue condizioni e quindi a tenerselo. Sarebbe stata rifiutata, secondo Repubblica, l'offerta di 12 milioni di un fondo britannico.
La seconda strada è la composizione negoziata della crisi aziendale, in via di avviamento presso la Camera di commercio di Genova, unica strada compatibile con le regole della Federcalcio. Una normale richiesta di concordato, infatti, farebbe scattare la sanzione sportiva dell'esclusione dal campionato e per questo è stata sempre scartata dal consiglio di amministrazione.
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