Dejan Stankovic non si arrende. La sconfitta con l'Udinese è pesantissima, eppure il tecnico serbo crede ancora nella salvezza. "Salvezza? Con il mio carattere io ci crederò sempre. Difficile accettare il momento. Noi ce la mettiamo tutta - dice a Dazn, ribadendo i concetti nella conferenza stampa del video gentilmente concesso da UC Sampdoria - e infatt oggi non siamo andati in difficoltà. Ci è mancato il gol. Se crei tre e quattro occasioni per segnare e non segni, la Serie A ti castiga. Ci gira sempre a sfavore. È una partita che potevamo chiuderla nei primi quindici minuti. Avevamo energia giusta e carica. In Serie A non puoi sbagliare gol così. Purtroppo lo abbiamo fatto e la Serie A ti penalizza".
La Sampdoria ha buttato via quattro palle gol pulite. "I gol contano. Bisogna continuare a lavorare. Senza prestazioni non hai una speranza. Le prestazioni ci sono. Ma devi fare gol. Le palle pulite con la qualità dei nostri uomini non si spiegano. Una partita di Serie A ti concede poche occasioni e se tu non sei più determinati a metterla dentro… la partita prenderebbe un’altra piega. Siamo andati poche volte in vantaggio e al Ferraris non abbiamo segnato nemmeno un gol".
Anche stavolta l'arbitraggio non è stato al di sopra di ogni sospetto: "Quando non si fa il risultato si può parlare di qualsiasi cosa. Ci sono anche degli episodi come quello su Nuytinck che io ho notato. Io l’ho già detto un paio di volte".
Un ringraziamento anche alla Sud ("I tifosi sono fantastici. Quanto mi dispiace lo so solo io. Sono certo che se solo avessimo segnato l’entusiasmo sarebbe stato anche cinque volte di più. Non so più cosa dire, sono senza parole. In Serie A devi portare a casa il risultato") e un bentornato a Quagliarella ("Fabio torna dopo 40 giorni. Ha cominciato ad allenarsi questa settimana. Non possiamo aspettare uno che è stato 40 giorni fuori che incida subito. Tornerà. È bomber vero"), fino al prossimo impegno in casa dell'Atalanta: "Abbiamo una settimana per pensarci. Adesso dobbiamo lasciarci indietro questo pomeriggio e preparare l’altra battaglia".
IL COMMENTO
Cuocolo, la dimostrazione che a Genova i "giovani" possono fare bene
Il senso civico di Besi