A distanza di circa un anno dalla conclusione del procedimento sulle presunte plusvalenze false, in cui le società di calcio, comprese le genovesi, erano state prosciolte da qualunque addebito, l’inchiesta "Prisma" ha aperto nuovi scenari, allargando il campo delle indagini dalla Juventus ad altri club, compresi Sampdoria e Genoa.
Gli atti dell’inchiesta saranno infatti trasmessi alla Procura di Bergamo a Genova per permettere ulteriori approfondimenti.
I trasferimenti di mercato tra Sampdoria e Juventus sotto la lente degli inquirenti riguardano in particolare Audero, Dragusin ed il prestito di Ihattaren.
Per quanto riguarda il Genoa, le operazioni Perin, Sturaro e Rovella.
Oggi il Corriere della sera riporta che "per gli investigatori la cessione del difensore rumeno Dragusin, posta in essere parallelamente alla cessione di Ihattaren, che «sarebbe avvenuta a titolo gratuito, come da telefonata con il ds della Samp, Daniele Faggiano: "Noi non c'abbiamo soldi" e, anche in questo caso, verrebbero corrisposti "premi/bonus di valorizzazione"» per un corrispettivo totale uguale o superiore agli oneri stipendiali di competenza della Samp. Morale dei pm, sulla base degli accertamenti dei militari del nucleo di polizia economico finanziaria della guardia di finanza: «In definitiva il club ligure, in virtù dei rapporti di collaborazione, risulta aver beneficiato di condizioni di favore (dalle due acquisizioni maturerebbero proventi netti per circa un milione di euro) verosimilmente non replicabili ad altre controparti più "neutre", posto che a detta di del ds juventino Federico Cherubini (non indagato), per entrambe le cessioni vi sarebbe stata l’opportunità di concludere le operazioni a condizioni migliori».
IL COMMENTO
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