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Disagi prima di Genoa-Brescia e Sampdoria-Fiorentina: tifosi entrati solo a metà del primo tempo
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Prima era toccato ai tifosi del Genoa, in occasione della partita con il Brescia disputata il 29 ottobre scorso. Poi lo hanno sperimentato sulla propria pelle anche i sostenitori della Sampdoria, ieri, prima della sfida con la Fiorentina: i tornelli di ingresso allo stadio "Luigi Ferraris", lato Gradinata Sud in via Casata Centuriona, non funzionano o funzionano a rilento.

Risultato? Centinaia di persone in coda ad attendere il proprio turno, pochi minuti prima del fischio di inizio, per potere accedere all'impianto. Alcuni si sono persi i primi minuti di partita, addirittura 25 per alcuni che sono riusciti ad entrare soltanto dopo la metà del primo tempo.

Passano gli anni ma purtroppo la riqualificazione dello stadio di Marassi - al di là della costruzione della faraonica tribuna stampa (finalizzata ad ottenere l'agibilità per gli eventuali Europei del 2032 in Italia) - resta un miraggio. A parte qualche piccola miglioria, che oggettivamente c'è stata, i servizi igienici permangono carenti, per non dire appunto dei tornelli, come documentato dalle telecamere di Primocanale in occasione di Genoa-Brescia e di Sampdoria-Fiorentina.

La gestione dell'impianto (la cui proprietà rimane sempre del Comune di Genova), è a carico della società "Luigi Ferraris", co partecipata da Genoa e Sampdoria. Nessuno, tuttavia, si è preso la briga di segnalare questa reiterata situazione dei tornelli a Tursi, che avrebbe comunque il compito di vigilare per assicurarsi  che l'oggetto dato in custodia venga trattato bene, nel rispetto della convenzione che è stata anche prorogata.

Da tempo Primocanale ha avviato un dibattito sulla situazione dello stadio di Marassi. Il vice sindaco ed assessore alle opere pubbliche Pietro Piciocchi ha parlato di un progetto vero e proprio di ristrutturazione per far vivere l'impianto sette giorni su sette, per un costo complessivo di 100 milioni di euro, garantendo l'esistenza dei finanziamenti.

Al momento ed in attesa della svolta, il "Ferraris" continua a trascinarsi i soliti, tradizionali problemi: da un manto erboso continuamente sottoposto a rizollature a causa del deterioramento dell'erba misto naturale e sintetica, sino alla situazione dei tornelli utilizzabili a scartamento ridotto. Le società ed il Comune sembrano fare melina e tendono a scambiarsi la palla delle responsabilità, trascurando le esigenze minime degli spettatori. Prima fra tutte: riuscire a vedere una partita per intero.