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Il Genoa cade anche all'Olimpico di Roma dopo aver portato a casa un successo con la Salernitana in Coppa Italia. In meno di dieci minuti gli uomini di Shevchenko subiscono il vantaggio di Pedro, poi dopo una prestazione positiva sotto l'aspetto del palleggio, arriva anche il raddoppio di Acerbi che chiude in anticipo di 15 minuti la gara, prima del tris di Zaccagni e del gol inutile di Melegoni. Partita giocata meglio e con più ordine ma il problema è sempre lo stesso, il Genoa non arriva al tiro in porta.

Recuperato Cambiaso, Shevchenko schiera Destro in coppia con Pandev, a centrocampo tornano Badelj e Sturaro mentre si vede dal primo minuto Portanova. Biancocelesti con l'ex Cataldi in mezzo al campo, Strakosha in porta e il falso nove con Zaccagni, Pedro e Felipe Anderson.

All'8' minuto primo pericolo con Pedro che vince il duello con Cambiaso, l'ex Barcellona rientra sul sinistro e calcia, parabola che Sirigu smanaccia in corner. Ancora Pedro al quarto d'ora, smarcato sulla destra finta ancora sul mancino, Vasquez para con la testa. Problemi per Sturaro che esce dal campo per un paio di minuti prima di riprendersi.

Al 35' dopo un check da parte del VAR si torna a giocare, Portanova colpisce il gomito di Luiz Felipe in area con il pallone ma per la squadra arbitrale non c'è nulla. Al 36' sblocca la gara la Lazio con Pedro: perde palla malamente il Genoa con Ghiglione, Felipe Anderson anticipa Vasquez e serve al centro Pedro, libero di colpire col mancino.

Nella ripresa costretto al primo cambio Shevchenko che deve rinunciare a Vanheusden, che prende una botta prima della fine della prima frazione: al suo posto entra Biraschi. Per Sturaro invece, anche lui non al meglio, entra Hernani.

Ordinato il Genoa e veloce nella manovra soprattutto grazie ai vari Portanova e Cambiaso, ma rimane complicato tirare in porta. Al 75' ci prova la Lazio con Radu dalla distanza, Sirigu è attento e respinge. Subito dopo arriva il raddoppio biancoceleste con Acerbi, che svetta sul corner di Luis Alberto e mette dentro spizzando il pallone. Nel finale arriva il sigillo da parte di Zaccagni, imbeccato da un collo esterno di classe di Luis Alberto, l'ex Verona sprinta verso Sirigu e lo fulmina. Inutile nel finale il bel gol di Melegoni, che col destro preciso fulmina Strakosha.

Fra quattro giorni si torna in campo prima della pausa natalizia, l'avversario sarà ancora più temibile: a Marassi arriva l'Atalanta di Gasperini