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Il giorno dopo si trascina tra paura e tristezza. Peggio di così sarebbe stato difficile immaginare. La partita da vincere a tutti i costi si è trasformata in una catastrofe, con l'esonero dell'allenatore e la contestazione fuori dallo stadio. Si sperava nella prima vittoria del campionato, ci si ritrova con una squadra in attesa del nuovo tecnico e una società in cerca di un compratore serio, solido e affidabile.

Nel pomeriggio di un giorno da cani, ieri a Marassi, il Monza ha passeggiato sulle macerie della Sampdoria, triste solitaria y final all'ultimissimo posto in classifica. Tre reti, una sentenza. Pessina nel primo tempo, con la difesa blucerchiata completamente imbambolata. L’ex Caprari nella ripresa, con una pennellata d’autore. L’altro ex Sensi nel tempo di recupero, quando ormai il destino di Giampaolo era segnato. Il Monza ha passeggiato, dominando, su una squadra, quella blucerchiata, completamente disarticolata, molle ed incapace di produrre azioni da gol, se non attraverso una doppia e sporadica conclusione di Sabiri dalla distanza. Quasi mai si era vista una resa così umiliante.

A pagare per tutti è stato l’allenatore Giampaolo, tornato a gennaio dopo il triennio 2016-2018 e licenziato a caldo dal vicepresidente Antonio Romei, lo stesso che aveva insistito per riassumerlo con un ingaggio sontuoso dopo l’esonero di D’Aversa. Poi è esplosa la contestazione dei tifosi blucerchiati e solo dopo le venti il pullman con pochi calciatori a bordo ha potuto lasciare lo stadio “Ferraris”. Poche ore prima, sabato, la stessa scena si era ripetuta davanti all’hotel di corso Europa, sede del ritiro pre partita, dove si paventava il ritorno sulla scena di Massimo Ferrero. Un fine settimana da incubo per la Sampdoria, che prima ha affidato temporaneamente la guida della squadra lunedì mattina al tecnico della Primavera, Felice Tufano, salvo cambiare idea quasi subito spostando la ripresa a martedì pomeriggio. Quando, in vista della trasferta di sabato sera al “Dall’Ara” contro la bestia nera Bologna, dovrebbe esserci già il nuovo allenatore.

I nomi sono i soliti, ma la scelta sembra ridursi a un ballottaggio tra Claudio Ranieri e Dejan Stankovic, mentre soluzioni come D'Aversa e De Rossi sembrano perdere quota, così come Andreazzoli e di Semplici. La scelta del tecnico, da formalizzarsi in serata o al più tardi nella mattinata di martedì, potrebbe essere un indizio importante sull'attendibilità delle indiscrezioni sull'imminente cambio di proprietà. Resta il fatto che la Sampdoria ha due punti in classifica dopo otto giornate, la peggior retroguardia ed il peggior attacco del campionato. Mai in passato i blucerchiati si erano trovati in questa situazione. Ma questa, secondo quanto annunciato da Francesco Di Silvio che rientra da Cuba - fa sapere - per un "appuntamento epocale", dovrebbe anche essere la settimana dello sceicco Al Thani. E allora dall’incubo i sampdoriani potrebbero svegliarsi di soprassalto per cominciare a vivere un sogno.