Ci sono notizie che non si vorrebbero mai scrivere, specialmente se riguardano la scomparsa di un Amico. Paolo Benvenuto se n’è andato all’improvviso, in punta di piedi, come era nel suo stile sempre educato e signorile. Grandissimo appassionato di motori e grande cultore del Motorsport, al settore auto aveva dedicato l’intera vita grazie ad una carriera di successo in grandi aziende dell'automotive. Qualche gara di regolarità in gioventù, poi la scintilla che scocca a cinquant’anni suonati, con la voglia di cimentarsi nei rally, con chi scrive queste parole sul sedile di destra, entrambi debuttanti, entrambi con l’esuberanza dei ragazzini nonostante la grande differenza di età.
Se si dovesse definire il concetto di gentleman driver la prima persona a venire in mente sarebbe proprio Paolo; mai una polemica, mai una parola fuori posto, strette di mano per tutti e l’orgoglio di far parte di quelli che in prova speciale stanno al di là della bandella, con tuta e casco, bastava quello.
Si stava godendo la pensione, tra moto moderne e d’epoca, con la sua immancabile macchina fotografica ad accompagnarlo alle gare di qualsiasi categoria, perché si sa, il vero appassionato mette tutti i motori sullo stesso piano.
Quest’anno al Rally della Lanterna mancherà, mancheranno le sue foto al parco assistenza, mancherà quella chiacchierata che era un appuntamento fisso.
Ciao Paolo e grazie per aver realizzato il sogno di un ragazzino appassionato. Da lì tutto è iniziato.
IL COMMENTO
La tragedia di Calenzano e la paura di Multedo
Genova e AirBnb, sì alle regole ma il turismo non è un mostro