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GENOVA - Il Genoa sta stringendo per Junior Messias, l'esterno offensivo del Milan di 32 anni che l'anno scorso al Milan ha totalizzato 36 presenze con all'attivo 6 gol e 2 assist.

Per l'ex giocatore del Crotone, nel mirino del Grifone da alcune settimane, visite già prenotate per venerdì visto che la concorrenza del Torino è stata battuta.

Ovviamente però bisogna aspettare l’ufficializzazione. Dal punto di vista tattico Gilardino potrebbe schierare un tridente offensivo con Gudmundsson-Retegui-Messias oppure l’ex Milan alle spalle delle due punte.

Messias però è fermo dal 24 luglio per un problema muscolare ma dovrebbe recuperare velocemente. Intanto i rossoblù si preparano al match di venerdì sera con il Modena.

Altra operazione con l'Inter per la Sampdoria. Dopo lo scambio di portieri ormai definito (Audero andrà in nerazzurro mentre a Genova è in arrivo Filip Stankovic) ora i blucerchiati stanno lavorando per portare a Bogliasco Sebastiano Esposito, attaccante di 21 anni di proprietà dell'Inter e l'anno scorso in prestito al Bari (4 gol in 11 partite) in serie B. La formula sarà con ogni probabilità quella del prestito visto che i nerazzurri non vogliono perdere il controllo del giocatore. Sebastiano Esposito può essere un nuovo rinforzo offensivo dopo quello di Pedrola - ala sinistra prelevata dal Barcellona - in attesa di ulteriori affari in entrata e in uscita. Un po' più defilata ma non del tutto tramontata la pista Bruno Petkovic, attaccante croato della Dinamo Zagabria di 28 anni: l'ex Catania piace anche a Cagliari e Trabzonspor.


In difesa il nome caldo - aspettando il ritorno ormai definito da tempo di Gian Marco Ferrari dal Sassuolo - resta quello di Daniele Ghilardi, 20 anni, che arriverà in prestito dal Verona e che l'anno scorso era in prestito al Mantova: un altro profilo giovanissimo, peraltro vice campione del Mondo in carica con la nazionale azzurra Under 20.

Una Samp che avrà comunque bisogno anche a livello numerico di ulteriori movimenti da qui alla fine del mercato: sempre in difesa restano vive le piste Mbuyamba (Volendam) e Baniya (Karagumruk). A centrocampo Maistro (Spal) sembra orientato verso il Bari ma può tornare di moda un altro obiettivo caldeggiato dal tecnico Pirlo, ovvero l'argentino Enzo Barrenechea (classe 2001) che Allegri ha già fatto esordire in prima squadra nella Juventus e che i bianconeri potrebbero girare in prestito alla Samp.


Il cantiere di mercato in casa Sampdoria insomma resta più che mai aperto, a pochi giorni ormai dall'esordio ufficiale della squadra: lunedì è in programma la sfida di Coppa Italia al Ferraris (ore 18) contro il Sud Tirol, poi sabato 19 agosto alle 20,30 l'esordio nel nuovo campionato di serie B in trasferta contro la Ternana.

LA SPEZIA - A margine della conferenza stampa di presentazione di Mirko Antonucci (Leggi qui), hanno preso parola anche il Chief Football Officer Eduardo Macìa e il DS Stefano Melissano, i quali hanno analizzato a 360 gradi il mercato delle Aquile, partendo da ciò che è stato fatto sino ad arrivare a quello che invece verrà concluso nelle prossime settimane.

Ecco le parole di Macìa.

Su Nzola, presto ufficialmente un nuovo giocatore della Fiorentina ed Emil Holm, sul quale è forte l'interesse di ben 4 squadre che tuttavia ancora non hanno mosso passi decisivi:

"Siamo molto contenti soprattutto per il ragazzo, perchè al termine di una serie di trattative e nonostante diverse richieste importanti, siamo riusciti a trovare l'accordo con la Fiorentina, accontentando anche il desiderio del calciatore. Holm? Abbiamo richieste da club importanti, ma questi club sanno che noi non abbiamo messo calciatori sul mercato, tranne coloro che non hanno spazio nel progetto attuale, pertanto devono accontentare le condizioni che il Club ha messo per farlo uscire e le richieste del ragazzo".

Cosa manca per completare la rosa dello Spezia:

"Abbiamo una rosa costruita all'80/85% e in questo momento dobbiamo da un lato aiutare a trovare una sistemazione ai calciatori che al momento non fanno parte della scelta tecnica attuale e dall'altro stare vigili sul mercato, anche perchè in caso di offerte importanti, come abbiamo sempre detto, non possiamo frenare la carriera di un calciatore e a quel punto lavoreremo per portare una soluzione che alzi ulteriormente il livello della squadra. Cerchiamo di lavorare con un'idea di concetto: per migliorare l'incisività davanti alla porta non serve necessariamente un'attaccante, ma serve migliorare tutta l'intelaiatura, e lo stesso vale per la solidità difensiva, anche perchè non è tanto il singolo calciatore a fare la differenza, ma l'identità della squadra".

Cessioni necessarie per la stabilità del club:

"Il nostro mercato è iniziato con l'uscita di Agudelo, dopo la quale abbiamo lavorato per dare a mister Alvini un'ossatura di squadra importante, inserendo diversi giocatori nuovi che sono andati a rinforzare la rosa; è chiaro che dobbiamo trovare il giusto equilibrio tra la sostenibilità, l'allestimento di una squadra di livello e creare entusiasmo e diffondere un messaggio positivo all'interno del gruppo, nella società e nella piazza e per farlo bisogna lavorare con attenzione, e non sparare tutte le proprie cartucce in una volta sola, altrimenti il gioco finisce subito e si rischia di farsi male.

Sulle caratteristiche deve avere un giocatore che approda allo Spezia, al quale vengono accostati tanti nomi:

"E' normale che durante il mercato si accostino tanti nomi al Club, ma a prescindere dal nome del calciatore, quello che conta è la sua personalità, la sua adattabilità all'idea di gioco che il tecnico vuole intraprendere e la voglia che ha di giocare qui; tante volte un giovane affamato può essere più determinante di un calciatore fatto e finito, l'importante è scegliere nel modo giusto, soprattutto per quanto riguarda le necessità della squadra".

Conclude poi Melissano analizzando l'aspetto della sostenibilità del club, elemento essenziale per una società che vuole evitare rischi di default e indebitamento: "Quando si tratta l'aspetto economico è importante non solo valutare le entrate, ma valutare l'insieme degli investimenti globali che il Club sostiene, non pensando solo al rettangolo verde: dobbiamo lavorare per la solidità della società, per la sua sostenibilità presente e futura e non pensare a fare all-in in un'unica soluzione, perchè quello che conta in primis è la salute dello Spezia Calcio a lungo termine. Il nostro obiettivo è chiaro, stiamo lavorando per quello, ma è giusto passare il messaggio che si può lavorare bene e con intelligenza, senza entrare in loop pericolosi per il futuro".

 

 

 

 

 

 

LA SPEZIA - Ecco le prime parole di Mirko Antonucci con la maglia dello Spezia Calcio, in occasione della sua presentazione ufficiale. Ha aperto la conferenza il Chief Football Operations del club di via Melara Eduardo Macìa, il quale ci ha tenuto a presentare personalmente il nuovo fantasista aquilotto con queste parole: 

"Vi faccio conoscere questo talento proveniente dalle giovanili della Roma che ha sposato il nostro progetto, giocatore molto richiesto, siamo stati fortunati ad avere con noi un trequartista imprevedibile in campo, capace di fare la differenza tra le linee che sicuramente ci aiuterà nel percorso per tornare in Serie A. Ha giocato in passato con la Roma anche in Champions League, seguendo tutta la trafila nelle giovanili italiane, ora speriamo nella sua conferma qui allo Spezia".