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Lo stesso sito della Salernitana ha informato che ad oggi non è arrivata nessuna offerta credibile per acquistare il club campano. C'è tempo fino al 31 dicembre ma ormai gli stessi tifosi sembrano non credere più nel miracolo dopo che Lotito con la promozione e in A ha dovuto affidare il sodalizio ad un Trustee per cercare nuovi padroni. Ovviamente per senso sportivo nessuno si attende l'esclusione della Salernitana. La Federcalcio segue con attenzione e preoccupazione questa vicenda che getta ancora il calcio italiano quasi nel ridicolo. Ma se questa tragedia sportiva finisse male la Salernitana verrebbe quasi certamente estromessa e il torneo finirebbe con 19 squadre e non più 20.

Ovviamente la classifica verrebbe colpita da uno tsunami perché tutte le squadre che hanno fatto punti contro i granata se lo vedrebbero tolti. Soprattutto la zona retrocessione avrebbe conseguenze importanti coinvolgendo negativamente Sampdoria, Spezia mentre il Genoa potrebbe invece trarre dei vantaggi. I rossoblu infatti hanno perso a Salerno e così resterebbero a 10 punti. Diverso il caso di Spezia e Samp che avendo vinto si vedrebbero togliere 3 punti. Per il Cagliari un punto in meno. Per il Venezia che come il Genoa ha perso nessuno stravolgimento. L'Udinese invece giocherà l'ultima gara dell'anno contro la squadra di Colantuono in un ambiente surreale. Ma queste sono solo ipotesi che circolano a livello nazionale. Che la Salernitana sia in forte difficoltà lo aveva fatto capire anche mister Colantuono dopo il ko col Genoa in Coppa Italia: "Fate chiarezza, fateci sapere , perché qui viviamo nell'incertezza profonda e siamo in tensione". Ora il drammatico conto alla rovescia è cominciato e non c'è più tempo. Pochi giorni per salvare la Salernitana e la faccia della serie A, indipendentemente dalla possibile nuova salvezza e le decisioni di quante squadre dovranno comunque retrocedere.

E' arrivata l'agognata prima vittoria di Shevchenko da allenatore rossoblù, un successo targato Ekuban che ha permesso al Genoa di battere la Salernitana di Colantuono e accedere agli ottavi di Coppa Italia. Una vittoria che non porta punti nelle tasche rossoblù - che servirebbero come il pane - ma almeno da morale ad un gruppo squadra che è apparso comunque impaurito e ha mostrato i soliti limiti, soprattutto in costruzione.

Nel post partita, il tecnico Shevchenko ha commentato la prestazione dei suoi: "Liberazione? Forse è un po' esagerato, ma certamente è una boccata d'ossigeno che ci serviva per ritrovare fiducia. Ritengo sia stata una vittoria meritata, fatta eccezione per un calo nella parte centrale del match credo che i ragazzi si siano ben comportati anche grazie all'approccio positivo di chi è subentrato. Sapevo che avrei trovato delle difficoltà, ma piano piano stiamo cercando di lavorare per risalire la china. Ora abbiamo due partite di campionato teoricamente proibitive, ma proveremo a fare il massimo prima di programmare il calciomercato. Stiamo lavorando già da un po' di tempo per individuare i rinforzi necessari. Per ora, però, siamo felici di questo 1-0 contro la Salernitana".

Torna di moda per il Genoa il nome di Marco Benassi, centrocampista della Fiorentina che quest'anno sta trovando poco spazio nelle gerarchie di Vincenzo Italiano. Secondo il portale toscano FirenzeViola.it, l'ex Torino e Hellas Verona dovrebbe essere schierato nella sfida che vedrà la Fiorentina affrontare il Benevento per i sedicesimi di Coppa Italia, ma a gennaio potrebbe cambiare casacca.

Il Genoa, che a gennaio dovrà darsi da fare sul mercato per cercare di risollevarsi, sarebbe interessato a Benassi per rinforzare il proprio centrocampo. Il giocatore ha buone qualità tecniche e conosce già il campionato italiano. Per l'attacco dopo Yarmolenko è spuntato il nome di un altro ucraino, quello di Roman Yaremchuk, attualmente in forza al Benfica. 

Nel frattempo il Grifone è atteso questa sera dallo scontro di Coppa Italia contro la Salernitana, un'occasione per trovare la prima vittoria tra le mura del Luigi Ferraris.

E' la Salernitana la prima squadra a cadere a Marassi contro il nuovo Genoa di Andrj Shevchenko. Grazie alla zuccata di Ekuban che sblocca il match solo nella ripresa, il Grifone passa i sedicesimi di Coppa Italia vincendo una partita più complicata del previsto, che può dare morale alla formazione rossoblù

E' un Genoa subito attivo che parte bene e crea buone trame giocando in velocità e sfruttando entrambe le corsie laterali. Bella l'azione al 7' condotta da Cambiaso che libera Ekuban sulla destra, all'8' poi su un cross sul secondo palo arriva al tiro Portanova ma salva tutto sulla linea un difensore della Salernitana.

Al 20' un cross da sinistra di Cambiaso trova la testa di Destro che impatta, Fiorillo è bravo a smanacciare via. Dopo 20 minuti di fuoco da parte del Grifone che non lascia spazio agli avversari, la Salernitana prende un po' le misure e dopo la prima mezz'ora si registrano più colpi che emozioni.

Al 37' le prime tre occasioni dei campani, con due grandi parate di Semper: prima calcia con forza Kastanos e il portiere rossoblù risponde alla grande, sull'azione successiva una doppia parata del numero 2 rossoblù che ferma due volte sui colpi di testa di Djuric, salvando il Genoa.

Nella ripresa il Genoa è costretto a sostituire Cambiaso per una botta subìta nel finale, prende il suo posto Ghiglione che scambia la propria corsia con Sabelli che va a sinistra. Al 52' l'errore in uscita di Schiavone regala palla ad Ekuban che si invola, calcia col destro dal limite ma spara a lato. Un minuto dopo il contropiede rossoblù si risolve in un nulla di fatto, con Destro che imbuca per Hernani il quale sbaglia il controllo. I campani rispondono con il tiro teso di Di Tacchio che impegna Semper.

Entrano Melegoni e Kallon per dare freschezza al Genoa, non al posto degli spenti Ekuban e Galdames bensì per Destro e Portanova, che non stavano facendo male. Rischio per il Genoa al 75' con Semper che regala palla a Delli Carri, il quale prova il diagonale che con deviazione sfiora il palo. Il Genoa passa in vantaggio nell'azione successiva con Ekuban che riscatta la propria gara: il ghanese resiste alla trattenuta e serve Kallon in corsa, che arriva sul fondo e crossa un pallone che in qualche modo si infila in rete fra la testa del rossoblù e la mano di Di Tacchio.

Dopo 4 minuti di recupero ed un po' di ulteriore sofferenza, l'arbitro fischia la fine decretando il successo del Grifone. Decisivo Ekuban che riscatta una gara ricca di errori, male anche Hernani che si spegna nel finale e Galdames mai in partita. Tra i più positivi i tre della retroguardia, che infatti rimane intatta fino alla fine, più Sabelli e Cambiaso, per il quale si spera non si tratti di nulla di serio. Nel prossimo turno di Coppa Italia il Genoa andrà ad affrontare il Milan a San Siro

Genoa (3-5-2): Semper; Vasquez, Bani, Biraschi; Sabelli, Hernani (dal 90' Toure), Galdames, Portanova (dal 60' Melegoni), Cambiaso (dal 46' Ghiglione); Ekuban, Destro (dal 60' Kallon)

Salernitana (5-3-2): Fiorillo; Kechrida, Delli Carri, Bogdan (dall'83' Gyomber), Gagliolo, Jaroszynski; Schiavone (dal 65' Obi), Kastanos (dal 75' Coulibaly), Di Tacchio; Vergani (dal 65' Simy), Djuric (dall'83' Gondo)

Ammoniti: 21' Galdames, 32' Vasquez (G); 11' Schiavone, 46' Vergani, 57' Di Tacchio (S)

GENOVA - Diciotto provvedimenti per un totale di 73 anni. Questo è il bilancio dei D.A.Spo che il Questore di Genova ha emesso ai danni di dieci tifosi genoani e otto sampdoriani, che ora non potranno accedere alle competizioni sportive per molto tempo.

La squalifica è scattata in seguito ad una serie di risse e aggressioni avvenute fuori da impianti sportivi ma riconducibili a motivazioni calcistiche.
Il 'casus belli' tra i due gruppi sarebbe stata l'aggressione di un tifoso sampdoriano l'8 settembre 2020, i cui responsabili sono stati successivamente individuati dalla Digos. A quest'aggressione sarebbero quindi seguite le due risse che hanno fatto scattare i provvedimenti: la prima il 12 settembre 2020 e la seconda il 24 marzo 2021.

A sei tifosi, recidivi, è stato imposto l'obbligo di firma convalidato dall’Autorità Giudiziaria, presso un Ufficio di Polizia o Comando dell’Arma dei Carabinieri. Tra loro quattro avranno l'obbligo di firmare per 10 anni e due per 9 in occasione di tutte le partite della loro squadra. Per gli altri dodici invece i provvedimenti variano da 1 a 2 anni.