Sanità

Incontro in Regione per trovare una soluzione. Il 31 maggio scadono i contratti
3 minuti e 7 secondi di lettura

GENOVA - "Sono una oss di Coopservice all'ospedale Sant'Andrea della Spezia da 21 anni, ora dopo essere stata giudicata in un quarto d'ora e non aver passato il concorso rischio di perdere il lavoro". Raffaella è une delle 120 oss della Spezia che il 31 maggio prossimo si ritroveranno a casa, senza un lavoro dopo anni di attività, come lei tante altre che in piazza De Ferrari a Genova hanno manifestato con cartelli e cori.

Un grido di aiuto rivolto alla Regione. La questione preoccupa istituzioni e sindacati che si sono incontrati per trovare una soluzione. Il tempo infatti inizia a scadere. Per ora all'orizzonte ancora nubi scure. Le parti si incontreranno di nuovo nei prossimi giorni. L'obbiettivo primario è la stabilizzazione, l'alternativa è trovare un percorso di ricollocazione che tuteli tutte le lavoratrici e i lavoratori interessati. Tutto parte da un corso che doveva portare all'internalizzazione dei lavoratori ma che di fatto rischia di lasciarne 120 a casa ma con i sindacati che rimarcano come sia necessario nel territorio spezzino un maggior apporto di lavoratori nel settore. 

"Accogliamo la disponibilità della Regione a tenere aperti tutti i fronti possibili per ricollocare tutti lavoratori, così come a assicurare che gli ammortizzatori sociali arrivino in maniera tempestiva ed esaustiva" hanno detto Luca Comiti e Roberto Palomba (Cgil La Spezia e Fp Cgil La Spezia), Gabriele Bertocchi, Franco Volpi e Mirko Talamone (Cisl Fp Liguria e Fisascat Cisl La Spezia), Mario Ghini e Marco Furletti (Uil Liguria e Uil La Spezia).

La soluzione potrebbe essere trovata in parte nell'adozione dell'emendamento di Rossomando, inserita nell'ultima Finanziaria proprio per la stabilizzazione degli oss spezzini e in grado di stabilizzare in parte i lavoratori. L'emendamento prevede infatti la possibilità di riservare una quota, al massimo il 50% dei posti messi a bando, per i lavoratori delle imprese i cui servizi vengono internalizzati. In tutto sono 120 le lavoratrici oss a rischio e che in questi anni hanno dovuto affrontare in prima linea anche l'emergenza Covid. "Soprattutto all'inizio della pandemia abbiamo affrontato situazioni difficili - spiega ancora Raffaella -. Io mi sono contagiata e sono stata tirata fuori per i capelli, mio padre è stato ricoverato con me e non ce l'ha fatta".

Il giorno prima in Comune alla Spezia un'altra manifestazione con tutto il consiglio che ha firmato una lettera d'intenti per provare a trovare una soluzione e garantire un futuro alle lavoratrici. Poi però la palla è passata alla Regione. "E' assurdo che una internalizzazione provochi 120 licenziamenti - spiega Comiti della Cgil La Spezia - fin qui è mancata la volontà politica di risolvere la questione. I percorsi possono esserci, uno dei temi è quello di aumentare il fabbisogno nel territorio spezzino".

Spero che si trovi una soluzione per assicurare il lavoro alle 120 Oss della Asl 5 che oggi vivono nell’assoluta incertezza - spiega il consigliere regionale del Partito democratico Davide Natale dopo la manifestazione delle operatrici socio sanitarie della Asl 5 davanti alla Regione. Durante l’audizione in commissione  i vertici di Asl e Alisa avevano dichiarato che mancavano circa cento Oss nella Asl5: allora cosa aspetta la Giunta a mettere le risorse per fare le necessarie assunzioni?”.

“Da parte nostra – spiega il presidente e assessore alla Sanità Toti - c’è il massimo impegno possibile per risolvere il tema degli esuberi e l’incontro odierno lo conferma, sapendo che la mancata stabilizzazione di queste persone è dovuta ad un errore che, risalente agli anni precedenti a questa amministrazione, ha generato un’aspettativa che oggi stiamo cercando di risolvere. Quello che si pone è un tema sociale - prosegue - e per risolverlo stiamo compiendo uno sforzo congiunto, insieme ai sindacati e alla nostra sanità. Certamente un’altra quota di operatori potrà essere stabilizzata dalla Asl5 per far fronte al fabbisogno di personale per i prossimi anni”.