Covid, quarta dose per tutti gli over 80: pronti alla campagna vaccinale per 131mila liguri

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Anche la Liguria si prepara alla somministrazione della quarta dose di vaccino anti covid-19 a tutti gli over 80 della Regione: sono circa 131mila persone i residenti che ne hanno diritto.

Le indicazioni sono contenute in una circolare diramata dal ministero della Salute sentiti i pareri di Aifa, dell'Istituto superiore di Sanità e del Consiglio Superiore di sanità. Nella circolare vengono indicate le modalità di somministrazione di quello che viene indicato come il "second booster", ovvero la seconda dose di richiamo o più comunemente quarta dose vaccinale.

Questa quarta somministrazione, recita la circolare, è raccomandata con vaccino a mRNA, nei dosaggi autorizzati per la dose booster, purché sia trascorso un intervallo minimo di almeno 120 giorni dalla terza dose, "alle persone di età maggiore o uguale agli 80 anni, agli ospiti dei presidi residenziali per anziani, e alle persone con elevata fragilità motivata da patologie concomitanti/preesistenti di età maggiore o uguale ai 60 anni".

Al momento, scrive il ministero della Salute, "l'indicazione non si applica ai soggetti che hanno contratto l’infezione da SARS-CoV-2 successivamente alla somministrazione della prima dose di richiamo". Dunque chi ha contratto il covid dopo la terza dose non dovrà, almeno per ora, fare la quarta.

Pronti a ripartire a pieno ritmo gli hub vaccinali della Liguria non appena arriveranno le indicazioni regionali per l'apertura della campagna vaccinale per la quarta dose.

Anche se c'è chi è preoccupato per la scarsa adesione dei cittadini verso la vaccinazione contro il covid-19. Tra loro, i rappresentanti dei medici di famiglia riuniti nella Federazione dei medici famiglia (Fimmg): "Stiamo osservando una maggiore riluttanza da parte degli assistiti verso la vaccinazione anti Covid rispetto a tutte le dosi. Ed è prevedibile, anche da quello che percepiamo dai pazienti, una minore adesione verso la quarta dose nella popolazione che potrà farla. Lo abbiamo già visto per gli immunodepressi. Il pericolo è di avere un autunno ad alto rischio, peggiore degli altri, alla luce delle varianti, della stanchezza degli italiani distratti da molti altri problemi, e da una copertura vaccinale che si riduce".