Sanità

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di Tiziana Oberti

"La percentuale di pazienti in attesa per le visite con priorità B (da effettuare entro 10 giorni) è scesa drasticamente al 9-10%, un risultato importante se si considera che nei mesi precedenti si registrava un 60-70%, per le altre categorie, con priorità P e D, l'attesa si attesta ora tra il 14 e il 17%, in netto calo rispetto al passato". Così il presidente della Regione Marco Bucci durante il Terrazza Incontra dedicato alla riforma della sanità annunciando un ulteriore miglioramento per le liste d'attesa categorie B dopo quanto pubblicato da Primocanale lo scorso settembre.

L'uso di software specifici per supportare i medici di base

"Sull'appropriatezza noi stiamo lavorando anche con software specifici che vengono dati ai medici di medicina generale, che automaticamente controllano la ricetta e guardano se per quella diagnosi quella ricetta è valida o no, non li obbliga a cambiare ma suggeriscono che forse non è appropriata, cerchiamo di fare una cosa moderata, perché sennò estremizziamo i concetti e non va bene in questo caso".

L'obiettivo di eliminare le liste d'attesa

"Siamo riusciti ad arrivare, per le B, cioè quelle visite o esami che devono essere fatti entro i dieci giorni, siamo riusciti ad arrivare a una lista d'attesa verso il 9-10%, che vuol dire che solo il 9-10% va in attesa, cioè non viene fatto entro i dieci giorni. E questo è un risultato enorme, perché eravamo appunto di 60-70% nei mesi precedenti".

Ottimizzare l’efficienza e riequilibrare l’offerta

Un aspetto cruciale è l'efficienza nell'uso delle risorse. "Non voglio dire l'efficacia, perché tutti i nostri esami poi alla fine funzionano e funzionano bene, ma è l'efficienza del sistema e della macchina, ovvero, ci sono orari in cui le macchine sono efficienti al 100% e ci sono orari in cui, per motivi di organizzazione, sono efficienti al 30-40%. Ecco, lì è dove dobbiamo lavorare".

Bucci aggiunge che "migliorando l'efficienza al 90% si potrebbe incrementare del 30-40% l’offerta disponibile. Inoltre, molte richieste di esame risultano sbilanciate: noi abbiamo su alcune un eccesso di offerta, mentre su altre abbiamo una mancanza di offerta. Quindi vanno riequilibrate di nuovo anche queste cose".

Una ecografia alla tiroideAi medici di medicina generale forniti software specifici per aiutarli con l'appropriatezza

Un progetto in continuo sviluppo

Il lavoro per migliorare le liste d’attesa è sistematico e coinvolge ogni singolo reparto e casa di comunità: "sono cose che verranno fatte reparto per reparto, casa di comunità per casa di comunità, lista per lista. Abbiamo un team apposta che sta lavorando su questo e i primi risultati si stanno vedendo. Ma è un lavoro che non finisce oggi o domani, è un lavoro che va avanti giorno dopo giorno".

La sfida verso lo zero nelle attese

Bucci non ha dubbi: "Noi vogliamo arrivare a zero, se siamo scesi dal 60% al 10%, potremo riuscire dal 10% a zero? Non è un asintoto, è una questione matematica. Prima del 2029 (data fine mandato ndr)? Assolutamente sì".

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