Tra i punti centrali della riforma della sanità voluta dal presidente della Regione Liguria Marco Bucci, approvata in Giunta giovedì e presentata a Terrazza Incontra, c'è la creazione di un'azienda ospedaliera metropolitana (AOM). Continuiamo a raccontare come cambierà la sanità in quella che appare come una vera e propria rivoluzione. Una riforma che nella road map di Bucci, dopo le discussioni in commissioni, dovrebbe essere approvata a fine dicembre, ma per vederla a regime ci vorrà almeno un anno. Il presidente ha auspicato che possa essere bipartisan ma dall'opposizione è arrivata una bocciatura.
San Martino, Galliera, Villa Scassi ed Erzelli
"All'interno della nuova azienda ospedaliera metropolitana entreranno il San Martino-IRCCS, il Villa Scassi, il Galliera ed Erzelli", un ospedale che al momento non esiste ma che secondo Bucci "vedremo nel 2029 prima della fine del mio mandato".
Oltre alla notizia dell'inclusione nella nuova AOM dell'ospedale di Erzelli, Bucci ha poi annunciato che ne farà parte anche il Galliera, anche se manterrà una sua autonomia.
Azienda ospedaliera metropolitana: "casa comune" per gli ospedali
La nascita di azienda ospedaliera metropolitana (AOM) porterà a una svolta nella gestione dei principali ospedali genovesi nell'intento di Bucci sarà "una nuova struttura che punta a semplificare la governance e a migliorare la collaborazione tra le strutture sanitarie della città, funzionerà come una sorta di “casa comune” per tutti gli ospedali, gestendo la parte burocratica e amministrativa, come l'azienda sanitaria unica regionale, mentre ogni ospedale manterrà la propria autonomia e il proprio direttore".
La nuova azienda gestirà la parte burocratica e amministrativa mentre ogni ospedale manterrà la propria autonomia e il proprio direttoreNiente più competizione tra ospedali, solo tra professionisti
"Gli ospedali restano come sono, con i loro direttori e le loro responsabilità - ha chiarito Bucci - ma facendo parte della stessa struttura sarà molto più facile collaborare, scambiarsi esperienze e lavorare insieme". L’obiettivo è eliminare la competizione tra ospedali, che non piace né ai cittadini né ai dirigenti. "La competizione ci sarà solo tra medici, infermieri e personale, non tra le strutture - ha sottolineato - ogni ospedale avrà le proprie specificità, ma tutti dovranno garantire lo stesso livello di qualità, senza che le risorse si concentrino solo su San Martino, come accadeva in passato".
Il Galliera resta con peculiarità, ma si aprono nuove opportunità
Il Galliera, con la sua storia e il suo prestigio, avrà un ruolo speciale nell’AOM. "Il Galliera è un orgoglio per Genova e vogliamo che continui ad esserlo - ha detto Bucci - vogliamo preservare le sue caratteristiche e valorizzarle nel prosieguo delle indicazioni del alscito della duchessa di Galliera". Con la nuova struttura, il personale potrà spostarsi più facilmente tra ospedali, favorendo la mobilità e le opportunità di carriera.
Ospedali IRCS e nuovi accordi con l’Università
"Tutto quello che fa parte dell’azienda metropolitana potenzialmente diventa IRCCS (attualmente lo è il San Martino ndr) - ha detto Bucci - inoltre, l’accordo con l’Università di Genova sarà esteso a tutta la rete ospedaliera, permettendo di aprire reparti universitari in più ospedali e migliorando la qualità dei servizi per i cittadini".
Gara unica per gli infermieri: più efficienza e meno sprechi
Cambia anche il modo di assumere il personale. "Fino ad oggi, quando San Martino faceva una gara per gli infermieri, tutti gli altri ospedali partecipavano, creando una competizione che non serviva a nessuno - ha spiegato Bucci - con l’AOM la gara sarà unica, gestita a livello metropolitano, e il personale sarà distribuito in base alle necessità di ogni ospedale".
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