"È arrivato il momento di tornare a parlare di vaccinazioni ma la politica sembra aver paura". Non usa mezzi termini l'infettivologo genovese professor Matteo Bassetti a Primocanale commentando, durante '
', il caso della bambina di 19 mesi ricoverata in terapia intensiva a Firenze per morbillo. "Sono preoccupato per la crescente sottovalutazione anche a livello politico, il caso toscano è un campanello d'allarme che non può essere ignorato".Morbillo: minaccia reale, non un ricordo del passato
"Molti pensano ancora che il morbillo sia una malattia innocua, da 'farsi in piedi' come negli anni ’70 ma - spiega Bassetti - allora non esisteva la vaccinazione e le complicazioni erano molto più frequenti e gravi. Un bambino su dodici può sviluppare polmonite o encefalite, con rischi seri per la salute, la vaccinazione è l’unico modo per prevenire queste conseguenze".

La prevenzione non può prescindere dai vaccini
Bassetti si dice poi amareggiato di come, durante i recenti Stati generali della prevenzione a Napoli, si sarebbe dovuto dare priorità assoluta al tema delle vaccinazioni, fondamentali per tutte le fasce d’età, dai bambini agli anziani e invece non è stato fatto: "Non parlarne è un errore grave - avverte - perché stiamo davvero andando indietro come i gamberi, l'appello è quello di tornare a parlarne, a livello istituzionale e governativo, senza paura. È una questione di responsabilità e di futuro per tutti noi".
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IL COMMENTO
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