Sanità

ASL 5: "La maggior parte non è vaccinata"
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LA SPEZIA - I profughi in arrivo alla Spezia riceveranno un tampone per la rilevazione dell'infezione da Covid direttamente di fronte alla questura. Da lunedì l'azienda sanitaria locale installerà uno stand all'esterno dell'edificio di Viale Italia, in modo da intercettare il flusso di stranieri che si recano presso l'ufficio immigrazione per lasciare la dichiarazione di presenza sul territorio italiano.

"Invitiamo tutti coloro i quali ospitano profughi a registrarne la presenza immediatamente", è l'appello della prefetta Maria Luisa Inversini, che oggi ha riunito i sindaci della provincia per aggiornare sulle procedure da adottare a fronte dell'emergenza umanitaria. Sono 110 i cittadini ucraini già arrivati nello Spezzino dall'inizio della guerra, quasi tutti donne e bambini ospitati presso parenti già regolari sul territorio.

"La maggior parte non è vaccinata ed è anzi restia al vaccino e persino al tampone - ha spiegato la direttrice sociosanitaria di ASL5, Maria Alessandra Massei -. Sette i positivi riscontrati ad oggi, nessuno con sintomatologia grave. Ma ci sono anche malati oncologici e cardiopatici che hanno bisogno di medicine". Nell'area ex Fitram sarà installato un centro per il triage e la vaccinazione dei profughi. In corso infine un censimento da parte dell'ufficio scolastico regionale per disegnare la mappa della disponibilità di posti nelle aule, in vista dell'inserimento scolastico dei profughi in età scolare.