Sanità

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GENOVA - "Non abbiamo imparato la lezione: servono posti letto, medici, infermieri, tecnici, operatori sanitari, ma questa manovra non solo spinge chi può ad andare in pensione prima ma non stabilizza e non assume nuovo personale e finanzia poco il sistema. Chiediamo a tutti i cittadini di scendere in piazza per difendere il sistema sanitario".

Il messaggio lanciato da Elisabetta Tassara, della Cisl Medici Liguria, spiega i motivi dello sciopero di medici, veterinari, farmacisti, psicologi, biologi e dirigenti sanitari aderenti a Fassid Aaroi-Emac, Cisl medici e Fvm. Una protesta contro la legge di bilancio 2024 che, spiegano, "danneggia il Servizio sanitario pubblico, investendo in strutture e apparecchiature distribuite con scarsa logicità, dimenticando il personale sanitario e la formazione di quello che dovrà venire".

I medici, quindi, hanno dato vita a un sit in di protesta in Piazza De Ferrari, per sensibilizzare anche le istituzioni locali. "Mandiamo un messaggio al governo - spiega Vincenzo De Rosa, segretario regionale federazione veterinari medici - il servizio sanitario nazionale ha bisogno di aiuto che questa legge di bilancio non sembra dare, questa manovra colpisce medici e sanitari, manca turnover, adeguamento agli stipendi medi europei e c'è lo scippo delle pensioni".

Il tutto in un contesto che per alcuni comparti, come la medicina di emergenza, è molto critico. "In pronto soccorso non ci vuole più stare nessuno e la sala operatoria non è più conveniente per i medici giovani - spiega Elisa Porcile presidente regionale Aaroi Emac sindacato anestesisti e medici area critica - tanti iniziano con la voglia di fare emergenza ma, di fronte alla situazione in cui ci troviamo, con sovraffollamento e aggressioni, vanno a fare altro, medicina generale, specialità".

Anche per i medici radiologi "la situazione è critica - aggiunge Valentina Claudiani delegata regionale Snr - molti colleghi si licenziano per andare nel privato ed è sempre più difficile coprire le guardie. Dalla manovra mi aspettavo più sostegno, per favorire il ricambio generazionale". Lo sciopero è previsto fino a domani ma saranno comunque garantite tutte le prestazioni indispensabili.