Sanità

1 minuto e 20 secondi di lettura

E' stato respinto dal Tribunale amministrativo regionale della Liguria il ricorso di circa 400 sanitari e medici no vax, attualmente sospesi dalle loro mansioni e senza stipendio fino al 31 dicembre.

Sull'obbligo vaccinale per il personale sanitario infatti dovrà pronunciarsi il giudice ordinario e non il TAR: lo hanno stabilito i giudici del Tar della Liguria che hanno respinto, per difetto di giurisdizione, il ricorso presentato da oltre 400 sanitari tramite l'avvocato Daniele Granara.

Erano tre i principi alla base dei ricorsi che denunciavano l'illegittimità dell'imposizione ai lavoratori della sanità: l'incertezza sui rischi derivanti dall'assunzione del siero, le sperimentazioni con tempi troppo brevi per considerarle affidabili e la percentuale di fallimenti nel produrre immunità dovuti alle nuove varianti.

Sono oltre 400 tra medici e sanitari che sono stati sospesi fino a fine anno dalle loro mansioni nelle 5 Asl della Liguria perché hanno scelto deliberatamente di non rispondere all'obbligo vaccinale anti covid per motivi professionali. Nei loro confronti ora scatteranno anche i controlli dei Nas. I carabinieri del Nucleo antisofisticazioni e sanità hanno iniziato infatti questa settimana una serie di controlli a campione per verificare che davvero questi medici e sanitari non professino a contatto con il pubblico, recandosi nei loro studi privati. 

Ma occorre una precisazione: i medici anche se sospesi possono continuare a professare attraverso i consulti da remoto, per esempio telefonicamente o con visite online, o ancora possono inviare ricette elettroniche ai loro pazienti. Diverso è il caso della sospensione comminata dall'ordine professionale dei medici, chirurghi e odontoiatri della Liguria: nel caso di procedimento disciplinare e di sospensione non è possibile nemmeno il consulto telefonico o il rilascio di un certificato.