Sanità

Garibaldi: "La situazione più drammatica è quella delle liste d'attesa, 9 su 10 la ritengono troppo lenta". Regione: "Riguarda tutto il territorio nazionale"
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GENOVA - Il Partito democratico in consiglio regionale ha commissionato una ricerca/sondaggio a Quorum/Youtrend sulla stato della sanità in Regione. Dai dati raccolti, 7 persone su 10 ritengono difficile ottenere una visita medica in tempi ragionevoli, mentre 3 su 4 definiscono gli stessi tempi d'attesa per una prestazione medica lenti. Spesso è capitato, spiega Youtrend attraverso i propri numeri, che il 57,4% dei liguri ricorre a strutture private, mentre il 5% rinuncia a curarsi (un dato che riguarda soprattutto le persone disoccupate). "La situazione più drammatica è quella delle liste d'attesa, 9 su 10 la ritengono troppo lenta - spiega il capogruppo dem in consiglio regionale Luca Garibaldi -. Si tratta di dati che segnano un quadro drammatico di una sanità pubblica che fa fatica a erogare i servizi di cui ha bisogno, evidenziando un giudizio non positivo dell'impostazione della giunta Toti in questi anni. Quello che emerge è che si è investito poco sulla sanità territoriale, adesso c'è necessità di una sanità differente, più vicina ai cittadini, grazie anche all'investimento sulla rete dei servizi, temi che devono essere al centro dell'agenda. Noi pensiamo che si debba investire sulla sanità territoriale, intercettare i bisogni dei cittadini partendo dal tema socio-sanitario fino ad arrivare a quello della salute mentale, passando per l'assistenza e lo sgravio dei pronto soccorso. Bisogna investire sulla formazione con un disegno di sanità che sia più vicino ai cittadini".

Lo studio di Quorum/Youtrend ha interessato 804 cittadini, ai quali è stato chiesto cosa pensano e qual è stata la loro esperienza rispetto ai servizi sanitari in Regione. Le interviste sono state realizzate tra il 9 e l'11 gennaio 2022, su una popolazione maggiorenne residente in Liguria, indagata per quote di sesso, età, titolo di studio e provincia di residenza. Non solo lentezza, per una parte dei cittadini a gravare è anche la distanza dai luoghi di cura: il 23,6% degli intervistati si è dovuto curare fuori dalla propria Asl di appartenenza e il 30,5% che non trova appuntamento vicino casa si rivolge a una struttura privata. "Dalla nostra ricerca emerge che il grosso problema per i liguri è l'accessibilità ai servizi, con liste d'attesa superiori ai sei mesi, per cui oltre il 70% ritiene che queste siano troppo lunghe - analizza i dati il socio e responsabile delle ricerche di Quorum/Youtrend Davide Policastro -. Per il resto la sanità ligure viene considerata in generale con livelli accettabili se non buoni, ma con due criticità segnalate: la prima legata ai pronto soccorso, eccessivamente stressato e che necessita di più personale; il secondo invece fa riferimento al problema dell'assistenza domiciliare agli anziani, ritenuta ai cittadini abbastanza carente".

Il senatore del Partito democratico Lorenzo Basso definisce la sanità ligure 'in affanno, non in grado di rispondere alle reali esigenze dei liguri'. "Liste d'attesa sempre più lunghe e difficoltà ad accedere ai servizi rendono la cura possibile solo per alcuni: chi può permetterselo si rivolge al privato, gli altri spesso sono costretti a rinunciare alle visite o a farle troppo tardi. Il Governo inoltre sta contribuendo a questo dissesto tagliando ulteriormente le risorse alla sanità per la prima volta dall'inizio della pandemia - ribadisce Basso -. Sarà nostra priorità tracciare un programma chiaro che passi da un piano di rafforzamento della sanità pubblica, attraverso nuove risorse, assurzioni e investimenti. Non si è fatta attendere la risposta di Regione Liguria, che definisce il lavoro svolto da Quorum/Youtrend semplicemente indicativo e non scientifico, in cui le domande formulate al campione di cittadini intervistati presuppongono innanzitutto la conoscenza da parte dell'intervistato dei tempi necessari per la visita stessa. "Il rispetto dei tempi - ribattono dalla Regione - deve però basarsi sul criterio oggettivo delle classi di priorità indicate dai medici e dai professionisti e certamente non sulle percezioni soggettive del paziente, che istintivamente punta a ottenere il prima possibile e più vicino a casa qualsiasi tipo di visita o prestazione.

In particolare, si evidenzia che il tema delle liste d’attesa riguarda tutto il territorio nazionale, comprese le Regioni più 'virtuose' e non solo la Liguria dopo i difficili anni della pandemia, come testimoniano gli ultimi dati ufficiali di Agenas in merito alle difficoltà del servizio sanitario in tutto il Paese. Le azioni intraprese in Liguria incidono su tre aspetti principali: la facilità di prenotazione, l'aumento dell'offerta, la giusta prescrizione. Per il primo punto, un ruolo fondamentale lo gioca la tecnologia con lo sviluppo del portale Prenoto Salute, recentemente ampliato a farmacie e medici di medicina generale, per prenotare comodamente dal proprio pc o smartphone con pochi passaggi la propria prestazione sanitaria, anche la sera o nei fine settimana. Per il secondo punto è importante l'implementazione dell'offerta pubblica con quella del privato convenzionato, con la possibilità di eseguire determinati esami anche il sabato e la domenica. In particolare, nel 2022 rispetto al 2021 le azioni messe in campo in Liguria hanno garantito un incremento di circa 500mila prestazioni erogate pari a circa 25 milioni di euro impegnati". Sul fronte del sovraffollamento dei pronto soccorso, soprattutto a ridosso dei fine settimana e dei ponti festivi, Regione Liguria spiega che si sta operando "sul potenziamento della medicina territoriale attraverso le AFT-Aggregazioni Funzionali Territoriali di medicina in grado di rispondere con continuità e quindi anche nei fine settimana alle patologie di bassa complessità scongiurando l'effetto congestionamento da codici verdi e bianchi".

Il sondaggio evidenzia anche punti di forza come la disponibilità dei medici di medicina generale e l'accessibilità ai servizi, buona anche l'esperienza che gli intervistati forniscono dei ricoveri sanitari nei quali prevale nettamente il pubblico. Sono infatti ritenuti adeguati o sufficienti dall'85% degli intervistati che si sono espressi sul tema, adeguata o sufficiente anche la comunicazione coi familiari sulle condizioni del paziente nel 79,7% dei casi. Bene anche la pulizia e il comfort delle strutture di ricovero tra l'adeguato e il sufficiente per l'85,3% di chi si è espresso. La piattaforma on line 'Prenoto Salute' ha dimostrato nei primi sette mesi un alto indice di gradimento, snellendo le procedure e consentendo velocemente di rimettere a disposizione le prenotazioni disdette. "La qualità dei servizi di medicina sul territorio, si può ulteriormente migliorare con le risorse del Pnrr e non solo che la Liguria è pronta a mettere in campo - si legge in chiusura di comunicato -. In uscita dal periodo pandemico risulta evidente anche la necessità di implementare il personale sanitario presente. Da un punto di vista medico la carenza è di carattere formativo ed è un problema nazionale nei confronti del quale almeno fino al 2025-2026 le Regioni dovranno fare i conti. Regione Liguria si sta prodigando nell'assunzione di infermieri e di Oss e nella loro formazione. È recentissima la delibera di Giunta che impegna 2,8 milioni di euro per la formazione gratuita di ben 600 operatori socio sanitari in tutta la Liguria".