Sanità

Tra i principali grant vinti dai ricercatori dell'Istituto Gaslini c’è il finanziamento - ricevuto dal Ministero della Salute - di 5,4 milioni di euro per un progetto che studia studiare il patrimonio genetico
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GENOVA - 540 pubblicazioni, 3500 punti di impact factor complessivi e 43 ricercatori tra i Top Italian Scientists. Questi i dati della ricerca dell'Istituto Gaslini nel 2021, una produzione che ha portato all'assegnazione di più di 5 milioni di euro di fondi di Ricerca Corrente da parte del Ministero della Salute, con un aumento di circa 1,5 milioni di euro, mentre sono 50 i nuovi progetti di ricerca finanziati con i fondi del 5 per mille.

Oggi, per tutta la giornata l'Aula Magna dell'IRCCS G. Gaslini è andata in scena la giornata della Ricerca 2022: un momento di condivisione e discussione di tutti i progetti vincitori di grant nazionali o internazionali. Partecipano il direttore generale Renato Botti, il direttore scientifico Angelo Ravelli e tutti i gruppi di ricerca dell'IRCCS. Le diverse sessioni saranno moderate dai medici ricercatori: Federico Zara, Marco Gattorno, Nicola Ruperto, Carlo Dufour, Pasquale Striano e Paolo Uva.

"Dopo il successo dell'anno scorso, abbiamo voluto riproporre questa occasione di incontro tra i ricercatori del Gaslini - spiega il direttore scientifico prof. Angelo Ravelli -, che sarà incentrata sulla presentazione di 21 progetti di ricerca che hanno vinto grant competitivi nazionali e internazionali. La Giornata della Ricerca offre un’occasione importante per illustrare e discutere la ricerca più qualificata e promettente dell’Istituto".

Finanziatori istituzionali (Ministero della Salute, Ministero dello Sviluppo Economico, AIFA, fondi PNRR, Telethon), tecnologia e innovazione sono solo alcune delle parole chiave che sintetizzano lo spirito dei progetti vincitori in ambito diagnostico, clinico e terapeutico per patologie come la fibrosi cistica (Dal laboratorio alla clinica: la medicina personalizzata per la fibrosi cistica), l’artrite infantile, la glomerulopatia, l’emiplegia, anche nell’ambito della medicina, prevenzione e terapia personalizzata.

L'ottica di molti studi è multidisciplinare e cerca, soprattutto, di costruire reti (network) tra medici, ricercatori e pazienti. Ad esempio, la piattaforma cloud per la diagnostica avanzata basata su dati clinico-omici di Paolo Uva o la piattaforma multiutente per Ospedali Pediatrici, E-Health & Youth Empowerment POPEYE di Lino Nobili. Gli ambiti di indagine sono i più ampi possibili: dall’uso delle cellule staminali pluripotenti indotte come “modello in vitro per lo studio delle malattie genetiche rare” come la sindrome di Sotos (Coviello, Uva, Conteduca) alle tecnologie robotiche per la neurochirurgia endoscopica (Gianluca Piatelli), passando per un “modello predittivo machine-learning based affidabile e valido dal punto di vista clinico” per gestire il volume dei pazienti nei reparti di terapia intensiva pediatrica (La Porta-Cangelosi).

Tra i principali grant vinti dai ricercatori dell'Istituto Gaslini c’è il finanziamento - ricevuto dal Ministero della Salute - di 5,4 milioni di euro per la realizzazione di un progetto di ricerca denominato "LIFEMap: dalla patologia pediatrica alle malattie cardiovascolari e neoplastiche dell'adulto: mappatura genomica per la medicina e la prevenzione personalizzata”. Un’area di ricerca che ha l’obiettivo di studiare il patrimonio genetico, le interazioni ambientali e gli stili di vita di ciascun individuo e di integrare le informazioni ottenute allo scopo di identificare già nelle prime età della vita i soggetti a rischio di sviluppare patologie gravi in età adulta. La disponibilità di questi dati può consentire di intervenire in una fase in cui la prevenzione può avere il massimo impatto, sia dal punto di vista sanitario che da quello socioeconomico. Questo approccio facilita un utilizzo più efficiente delle risorse disponibili ed è orientato a indurre un miglioramento globale della salute pubblica e della qualità della vita. Il responsabile scientifico del progetto è la dottoressa Isabella Ceccherini, responsabile dell’Unità dell’Unità di ricerca Genetica e Genomica delle Malattie Rare dell’Istituto, recentemente premiata con il Premio Querci 2022, della Fondazione Maria Vilma e Bianca Querci.

 

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