Sanità

Cosa accadrà da ottobre? Presto per saperlo: molto dipenderà dall'adesione alla campagna vaccinale
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Il virus del covid circola sempre meno, con una incidenza di positività tra il 10 e il 12 per cento rispetto ai tamponi effettuati. E la popolazione ligure vive di quella che gli esperti chiamano "immunità ibrida" data da un lato dal vaccino e dall'altra dal virus circolante. Difficile però fare un pronostico su quel che avverrà nei prossimi mesi: molto dipenderà dall'adesione alla campagna vaccinale autunnale.

A fare il punto della situazione è il professor Giancarlo Icardi, direttore del dipartimento di Igiene dell'Università di Genova: "Dopo che la positività dei nuovi casi sui tamponi effettuati era arrivata al 25 per cento, ora siamo tra il 10 e il 12 per cento. Il virus circola sempre meno. Questo ha portato tanti a essere immunizzati con quella che definiamo una immunità ibrida".

L'immunità ibrida, così la chiamano gli esperti, "è conferita da un lato dalle vaccinazioni, dall'altro invece si parla di ibrida perché il vaccino ha la capacità di controllare la malattia ed eliminare complicanze ed ospedalizzazioni per casi gravi. Quasi sempre però non limita il contagio anche di chi si è vaccinato", spiega Icardi. Che riassume: "Questo termine significa che l'immunità deriva sia da vaccino sia da virus circolante".

Difficile sapere cosa accadrà dal prossimo 15 di ottobre, data in cui solitamente si fa partire il cosiddetto periodo "invernale" che dura poi fino al 15 di aprile, connotato dalla stagione dei virus: "Difficile fare ipotesi", commenta il professor Icardi, "dipenderà dalle varianti che circoleranno e da quanto le persone aderiranno alla campagna vaccinale".

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