Sanità

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Dai dati dello studio il presidente presenterà una proposta rivisitata al Governo
2 minuti e 16 secondi di lettura
di Tiziana Oberti

La Liguria vedrà un aumento dei fondi statali per la sanità nel 2025 e 2026. L'annuncio del presidente della Regione Marco Bucci durante l'incontro 'Terrazza Incontra' dedicato alla riforma della sanità approvata giovedì in giunta. Una riforma che nella road map di Bucci, dopo le discussioni in commissioni, dovrebbe arrivare in consiglio regionale a fine dicembre, ma per vederla a regime ci vorrà almeno un anno. Il presidente ha auspicato che possa essere bipartisan ma dall'opposizione è arrivata una bocciatura.

Se il governo aumenta il fondo sanitario, aumenti per la stessa percentuale in Liguria

Questi fondi in più sicuramente garantiscono al presidente una piccola boccata d'ossigeno: "Il direttore del dipartimento salute Bordon e l'assessore alla sanità Nicolo' sono andati a Roma diverse volte far sì che l’incremento del fondo sanitario nazionale si riflettesse proporzionalmente anche in Liguria e per ottenerlo sono andati dal governo a battere i pugni sul tavolo" racconta Bucci.

"Non so esattamente quanti soldi in più arriveranno da Roma per il 25 e il 26 ma saranno di più di quelli del 24 - assicura - la cosa importante poi è che quando il governo decide di aumentare il fondo sanitario noi vogliamo che l'aumento venga anche in Liguria, cosa che molte volte non è allo stesso livello, cioè se il fondo aumenta del 2% noi vogliamo che in Liguria aumenti del 2% e guardate che non è banale questo discorso".

Anziana su sedia a rotelleUna sfida cruciale per garantire alla Liguria un sistema sanitario più sostenibile e adeguato alle sue esigenze demografiche e territoriali

Uno studio dell'università per valutare quanto costa l'anzianità

Bucci ha anche annunciato uno studio dell’Università di Genova per valutare i costi sanitari legati all’età della popolazione e alla distribuzione territoriale dei servizi che, secondo il presidente, potrebbe portare ottime notizie sempre in ottica di riparto di fondi da Roma.

Il presidente ha evidenziato come la Liguria, con una popolazione anziana e un territorio articolato, meriti considerazioni specifiche nel riparto dei fondi. "Noi metteremo due cose importanti: la prima è il rispetto dell'anzianità, tutti sanno che una persona anziana costa di più che una persona giovane alla sanità e poi proprio per approfondire questa realtà, alcune università, tra cui quella di Genova, realizzeranno uno studio per misurare il costo sanitario legato sia all’anzianità della popolazione sia alla difficoltà di erogare servizi in aree meno popolate e isolate. Ci sono regioni come l'Abruzzo, ad esempio, che hanno un problema enorme, dovendo distribuire su un grande territorio tutto montuoso con piccoli paesi la sanità. Allora anche questo va rispettato".

I risultati di questo studio supporteranno una proposta rivisitata per la distribuzione dei fondi sanitari da presentare a Roma, con l’aspettativa di iniziative positive per la Liguria: "Mi aspetto con questi dati da presentare a Roma di poter ridistribuire il fondo sanitario in modo sempre più positivo per la Liguria".

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