
Nell'ultima settimana sono stati tra i cinque e i sei al giorno gli accessi al pronto soccorso per problematiche legate al caldo: casi non gravi, soprattutto di disidratazione, rilevati in pazienti fragili o anziani. Spesso risolti velocemente, o con brevi ricoveri per un massimo di 72 ore, e poi rimandati a casa con una terapia e i consigli per affrontare queste giornate di caldo intenso. Un caldo che aumenta e che potrebbe poi già la prossima settimana portare a un aumento dei ricoveri proprio perché sono le temperature elevate che persistono nel tempo a causare i maggiori problemi delle fasce di popolazione più debole.
Cinque-sei accessi al giorno
"Da inizio settimana si sono riscontrati i primi accessi, 5-6 al giorno in maniera costante con un tempo di permanenza in pronto soccorso massimo di 72 ore. Nessun caso di colpi di calore o manifestazioni maggiori correlate all'esposizione al caldo", conferma a Primocanale Eleonora Arboscello, coordinatrice pronto soccorso DIAR emergenza urgenza Liguria. "Si tratta di un maggior numero di disidratazioni, manifestazioni sicuramente minori e contenute correlate al caldo con alterazioni delle funzionalità dei reni, però gestite rapidamente con idratazione".
Anziani e fragili
"Hanno colpito soggetti anziani e fragili, talvolta che assumono anche il diuretico, bevendo poco è normale che vadano incontro a queste manifestazioni", continua la dottoressa Arboscello. I pazienti sono stati rimandati a casa con tutte le raccomandazioni del caso: assumere acqua, sospendere il diuretico, controllare la pressione. Per i casi più gravi ancora è presto: "Non abbiamo avuto altri casi né manifestazioni più importanti come il colpo di calore o svenimenti tipici di temperature elevate e protratte. Resta da vedere cosa accade con l'ulteriore aumento delle temperature e con il persistere delle temperature elevate".
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