LA SPEZIA - Primo giorno da nuova direttrice sanitaria di Asl 5 per la dottoressa Pamela Morelli. Laureata in medicina e chirurgia all’università di Milano si è specializzata in igiene e medicina preventiva all’università di Genova, dove ha conseguito anche il dottorato di ricerca in Immunologia, vaccinologia e trapianti d’organo al dipartimento di scienze della salute. Morelli avvia la sua la sua carriera all’IRCCS istituto ortopedico Galeazzi di Milano, successivamente ha lavorato come dirigente medico a Novi Ligure e Tortona. Dal 2017 al 2019 ha diretto l’Ospedale di Susa per poi assumere anche la direzione dell’ospedale di Rivoli dell'Asl torinese. Dopo un periodo presso l’ASL3 di Genova, come responsabile dell’ospedale Villa Scassi, dal 2022 è diventata nuovamente direttore dell’ospedale di Rivoli e, dal 2023 ha ricoperto l’incarico di coordinatore dei presidi ospedalieri dell’Asl torinese.
“Il profilo professionale della dottoressa Morelli ben si armonizza con le necessità attuali di questa azienda e con l’importante sfida che ci attende della costruzione del nuovo Felettino, diventato indispensabile dal punto di vista strutturale – ha spiegato il Direttore Generale ASL5, Paolo Cavagnaro -. La dottoressa Morelli ha un curriculum importante nell’ambito della direzione ospedaliera che va dalla Lombardia al Piemonte fino alla Liguria e anche se è alla prima esperienza da direttore sanitario sono certo che sarà all’altezza del ruolo. Insieme alla dottoressa Martelli, andata in pensione e che non smetto di ringraziare per il suo impegno e professionalità, in questi tre anni abbiamo raggiunto il primo obiettivo che mi ero prefissato quando nel 2021 ho assunto la guida di questa azienda: creare una squadra unita e solida”.
“Il mio lavoro quotidiano è gestire ospedali, invece, in questo caso sono chiamata a ricoprire un ruolo sicuramente diverso – ha commentato la neo direttrice sanitaria Morelli –. Sono onorata di questo incarico e soprattutto di lavorare in questa direzione che so essere coesa e pronta a non tirarsi mai indietro davanti alle difficoltà. Esattamente come me. Inizialmente mi affiderò al direttore generale e alla squadra che sicuramente mi supporterà nelle attività che mi attendono. Gli ospedali sono la mia casa, sono nata e cresciuta in ospedali di medie e grandi dimensioni, per questo non mi spaventa il lavoro che mi attende che prevede, tra l’altro, la sfida professionalmente appassionante di costruire un nuovo ospedale”.
IL COMMENTO
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