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I bambini sono i più colpiti dalle punture delle zanzare. Anche nei casi di un grande edema che faccia gonfiare occhi o orecchie, basta attendere o usare una pomata: sono i consigli del pediatra Alberto Ferrando nel corso del "Medico risponde" su Primocanale. 

"Le zanzare sono sempre più frequenti con una predominanza delle zanzare tigre. I bambini sono sempre i più colpiti", spiega il pediatra. "La zanzara se punge in alcuni punti sensibili come le palpebre ma anche le orecchie provoca un edema, un grosso rigonfiamento della pelle con arrossamento".

Cosa fare in questi casi? "Avvisare il pediatra, non preoccuparsi, perché di solito entro 24-48 ore si sgonfia spontaneamente oppure con l'uso di qualche pomata o eventualmente anche di un antistaminico per bocca", spiega Ferrando. 

Ma soprattutto, spiega il pediatra, "bisogna fare la lotta alle zanzare. Evitare di lasciare acque stagnanti, per esempio l'acqua dei sottovasi, perché è lì che trovano il loro habitat ideale per crescere, svilupparsi e poi si devono nutrire e lo fanno col sangue. Eventualmente si può usare qualche prodotto consigliato dal pediatra, zanzariere, e attenzione alle piante e ai giardini". 

GENOVA - Stanno bene i tre gemelli monozigoti nati al Gaslini da una coppia di Savona, che subito dopo la nascita erano stati ricoverati nel repartp di Patologia Neonatale.

Anthony, Andrea e Leonardo sono nati il mese scorso con un cesareo programmato e pesavano 1,6 chili. Adesso i bambini devono imparare a mangiare.

"Sarà un po' difficile ora fare la Marsupio Terapia con tre gemelli identici - commenta il professore Luca Ramenghi, Direttore Uoc Patologia Neonatale e Dipartimento Materno Neonatale -, ma di certo noi del Gaslini non ci tiriamo indietro".

La situazione della sanità pubblica è sotto la lente ed è stata oggetto, nelle ultime ore, di due diverse manifestazioni anche a Genova così come in tutta Italia. Tra i punti denunciati dai sindacati di medici e sanitari vi è anche quello dell'uso della sanità privata per coprire servizi che la sanità pubblica non è in grado di fornire in modo puntuale. Su questa polemica si inserisce il parere, a Primocanale, di Francesco Berti Riboli, presidente Confindustria Sanità Genova: "La diatriba pubblico-privato io credo sia anacronistica - spiega il presidente - il privato è semplicemente un gestore privato che lavora a disposizione dei cittadini, è un servizio pubblico. Il servizio pubblico può essere a gestione privata". 

Ma le preoccupazioni rispetto alla Liguria, sostiene Berti Riboli, sono infondate: "In Liguria non c'è nemmeno tutto questo privato che possa spaventare il pubblico", argomenta.

Resta il nodo delle liste d'attesa che nemmeno la liaison tra pubblico e privato riesce a soddisfare: "Una delle problematiche principali è che c'è un problema di liste d'attesa che non vengono soddisfatte né dal pubblico né dal privato, privato che o non c'è o non viene interpellato", spiega Berti Riboli.

GENOVA - Una manifestazione dal titolo "Salviamo la sanità pubblica" per richiamare l’attenzione sulla situazione della sanità, sia a livello nazionale che locale.  Per questo motivo sono scesi in piazza, con un presidio davanti alla sede della Regione Liguria, medici, veterinari, dirigenti sanitari con cittadini e pazienti in difesa del diritto alla salute e del servizio sanitario nazionale pubblico e universale.