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GENOVA - Botta e risposta tra Gianni Pastorino e direttori di Asl e ospedali liguri: al centro del dibattito ci sono i Pronto Soccorso, che secondo il consigliere regionale e vicepresidente della Commissione Sanità arriveranno al collasso tra il 27 dicembre e il 5 gennaio per una mancanza di programmazione.

"Operatori, medici, infermieri, oss e tecnici stanno operando aldilà delle proprie forze in una situazione a dir poco disperata con una professionalità esemplare - attacca Pastorino in una nota -. La crisi dei pronto soccorso va vista in quadro complessivo con la completa assenza di filtri territoriali e le persone lasciate sole nel territorio che sono costrette, inevitabilmente, a rivolgersi al personale dei pronto soccorso. Quello che è stato detto dai direttori generali è preoccupante, nelle feste natalizie si rischiano picchi di accessi che possono mettere in ginocchio le strutture già in difficoltà, soprattutto nelle giornate del 27 dicembre e del 2 gennaio. Le difficoltà che stanno attraversando oggi gli ospedali del Villa Scassi, del Galliera e del San Martino, in cui ci sono quotidianamente centinaia di persone in attesa, mettono il personale sanitario in difficoltà e l’utenza resta in attesa spesso per giorni senza alcun servizio neanche di ristoro o altro".

A Pastorino hanno risposto Luigi Carlo Bottaro, Direttore Generale ASL 3; Paolo Petralia, Direttore Generale ASL 4; Alessio Parodi, Direttore Generale Ospedale Evangelico di Voltri; Marco Damonte Prioli, Direttore Generale Ospedale Policlinico San Martino e Francesco Quaglia, Direttore Generale E.O.O. Galliera: "Asl e Ospedali liguri hanno condiviso con Regione Liguria le azioni da mettere in campo, con l’attivazione di ambulatori, flu point e aperture straordinarie di studi dei medici di medicina generale, ma anche l’attivazione di unità di crisi, con posti letto dedicati da mettere a disposizione in caso di necessità".

"L’esperienza ‘pilota’ del ponte dell’Immacolata - proseguono - ha già consentito di dare una risposta concreta: l’attivazione degli ambulatori in ogni distretto di tutte le ASL ha fatto sì che circa 350 persone (di cui 180 in ASL3) si siano recate in queste strutture, anziché rivolgersi ai pronto soccorso, trovando risposte ai loro bisogni. Considerando che sono stati circa 3300 gli accessi nei pronto soccorso liguri durante tutto il ponte dell’Immacolata, si può dedurre che, adottando questa misura, si sia contenuto di oltre il 10% il numero di accessi in Pronto Soccorso, garantendo comunque la risposta tempestiva di cui i pazienti avevano bisogno. A questi numeri vanno aggiunte le 539 persone che si sono rivolte al servizio di guardia medica e continuità assistenziale della ASL3, che ha consentito di ridurre ulteriormente gli accessi in Pronto Soccorso".

 

Una programmazione in continuo aggiornamento, quella degli open day vaccinali come strumento per poter soddisfare il maggior numero di richieste per chi deve vaccinarsi per il covid, che in Asl4 è stata potenziata nelle ultime ore. Con l'aggiunta di un nuovo appuntamento aperto sul territorio e di nuove opportunità: da oggi infatti in Asl4 è possibile trovare posto per il vaccino attendendo al massimo 3 o 4 giorni, mentre fino a ieri il primo posto disponibile prevedeva anche oltre il mese di attesa.

Covid, in Asl4 caccia ai vaccini: un mese di attesa e farmacie prese d’assalto

Era stato Primocanale, dopo vari tentativi e sentite anche varie segnalazioni, a scriverne (QUI). E a meno di 24 ore la risposta di Asl4 non si è fatta attendere con l'aggiunta di nuove giornate di apertura dell'hub vaccinale di Chiavari nei pomeriggi e non solo. In poche ore la situazione è così cambiata e se fino a ieri l'attesa media era di un mese, oggi si risolve con una attesa sotto la settimana. "E' stata una bella evidenza di collaborazione tra i media, la stampa e l'organizzazione della Asl. E' chiaro che chi è più vicino ai cittadini evidenzia i loro bisogni", spiega a Primocanale il direttore generale di Asl4 Paolo Petralia.

"L'esigenza di accelerare e la comunicazione ci ha messo in condizione di aumentare l'offerta, che si svilupperà su tutti i canali. Il punto di Chiavari sarà aperto tutti i giorni feriali dalle 14 alle 18 con tutte le agende già disponibili. Ulteriore punto di accesso nuovo è l'ospedale di Lavagna dove abbiamo aperto agende per tutta la popolazione ultrasettantenne. Si chiude inoltre il prossimo 21 dicembre l'esperienza dei viaggi di Gulliver sul territorio dell'entroterra, con l'ultima tappa a Rezzoaglio. Resta l'open day il 30 dicembre, coronamento di questa fase prenatalizia", spiega ancora il direttore Petralia. 

GENOVA - Da inizio luglio a inizio dicembre sono state seimila le prestazioni di telecardiologia effettuate nelle farmacie della Liguria. A raccontarlo a Primocanale Francesco Turrin segretario Federfarma Liguria.

"Sono numeri importanti - spiega Turrin - perchè queste prestazioni sono state tolte dai canali soliti delle liste d'attesa come per esempio gli ambulatori o gli ospedali che in questo modo possono essere dedicati agli acuti".

GENOVA - Seconda giornata di criticità per i pronto soccorso dell'area metropolitana genovese. Alle 11.30 sono 314 i pazienti in visita tra San Martino, Galliera e Villa Scassi e 49 in attesa. Un martedì che sembra, leggendo i numeri della piattaforma Pronto Soccorso Live, peggiore rispetto al lunedì di rientro dopo il ponte dell'Immacolata (LEGGI QUI).

A preoccupare soprattutto questa mattina sono le ambulanze che rimangono bloccate davanti ai pronto soccorso in particolare del Galliera e del San Martino. Questo avviene perchè i pazienti vengono tenuti sulle barelle delle ambulanze quando finiscono quelle delle strutture.