GENOVA - Isolamento della Liguria e importanza della rete ferroviaria per uscire da questa situazione. L'inchiesta lanciata dall'editore di Primocanale e membro della commissione Trasporti XVII Legislatura al Senato Maurizio Rossi sulla situazione dei progetti e dei lavori in corso. Terzo Valico, binari in porto, Nodo di Genova, quadruplicamento Genova-Milano, trasporto ferroviaria locale e non solo (Leggi qui). Il dibattito è aperto. Potete partecipare al dibattito scrivendo la vostra opinione alle mail oppure .
Da parte dei Liguri sono arrivate numerose segnalazioni e commenti sulla situazione ligure.
Guido Alberto segnala ad esempio "una anomalia" che si ripercuote sulla mobilità ferroviaria locale a Genova: "Da oltre un decennio molte stazioni sono state private di scambi e binari per gli incroci dei treni. Solo nel tratto da Brignole e Sestri Levante questo è avvenuto a Quinto, Pieve, Camogli, Rapallo e Zoagli. Tra l'altro il binario di incrocio di Nervi è spesso inutilizzabile per la sosta del Regionale che fa capolinea. Questo pregiudica il regolare transito dei treni in caso di interruzioni, guasti o ritardi. Il ripristino dell'originaria situazione porterebbe la linea alla sua originaria potenzialità".
Commenti ma anche proposte come quella di Alessandro per velocizzare il collegamento Genova-Milano: "Trenitalia ci deve spiegare perché in attesa del famoso Valico non danno un servizio Intercity senza fermate intermedie Genova-Rogoredo. Potrebbero ridurre il percorso 1 ora e 15 minuti. Ci devono spiegare perché per Torino ci si mettono due ore secche".
Ma non solo, sempre Alessandro che abita in zona Manin a Genova si chiede "come mai si continuano a sentire vibrazioni sotterannee a tre anni dall'inizio degli scavi (ripresi dopo il fallimento della precedente azienda appaltante). Non hanno ancora ultimato lo scavo tra Brignole e Principe? Quanto a trasporti locali, che ne è della cosidetta "metropolitana ferroviaria Nervi-Voltri" che prevedeva treni ogni 15 minuti? Un altro progetto che non si sa dove sia finito. La Liguria è veramente isolata. Ogni spostamento tra le coste prevede ore in più, perdite di tempo e incertezze. La Regione sta pagando un costo molto caro in generale in termini economici, specie per il turismo" conclude Alessandro.
Edoardo commenta: "Credo certamente come lei dice che in Italia bisognerebbe potenziare il trasporto su ferro e questo anche nell'interesse della nostra regione, ma se la linea merci utilizza gli stessi binari di quella adibita al trasporto delle persone non verremo mai a capo di nulla, cioè a mio giudizio la prima cosa da fare è di differenziare le due linee in questione, ma qui in Italia abbiamo i mezzi economici e c'è la volontà politica di agire concretamente in questa direzione? O forse a certi settori, tra cui le potenti lobby del petrolio, conviene portare avanti il trasporto su gomma, tra l'altro con pesantissime ripercussioni sul traffico e sull'ambiente?"
E ancora Edoardo aggiunge: Rilevo inoltre che la continua e smodata apertura di mega centri commerciali sta riempendo la nostra bellissima città di Genova di furgoni e camion in modo davvero insostenibile, con gravi ripercussioni sia sul traffico quotidiano e anche con un considerevole peggioramento della qualità dell'aria. Faccio notare infine che il numero degli operai impiegati nei cantieri cittadini, a mio giudizio personale è ampiamente insufficiente e mi chiedo se le ditte che hanno in appalto queste opere abbiano effettivamente i requisiti minimi richiesti per portare a compimento i lavori, forse qualche accertamento in più sarebbe opportuno" conclude Edoardo.
IL COMMENTO
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