
Avvocato penalista, già deputato del Pd e vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura, David Ermini dopo un anno rompe il silenzio e a Primocanale racconta dodici mesi alla presidenza della Spininvest, la holding del famiglia Spinelli ora totalmente di Roberto Spinelli.
Ermini, la prima domanda è scontata: perché ha preferito restare dietro le quinte?
"Perché volevo capire bene la situazione, studiare le carte e prendermi tutto il tempo possibile per svolgere al meglio il mio nuovo incarico. Nella mia vita mi sono occupato di tante cose ma mai direttamente di un ambito così bello ma complesso come quello portuale".
Un anno fa di questi tempi la nomina che aveva provocato una reazione piuttosto dura di una parte del Partito Democratico. Ci racconta come andarono le cose?
"Me li ricordo piuttosto bene quei giorni. Quando mi è arrivata la chiamata sono stato rimasto un po' sorpreso ma anche un po' preoccupato per l'importanza dell'incarico e infatti ho impiegato tre settimane prima di dire sì. Devo dire che sapevo anche poco del processo penale che era in corso, avevo letto qualcosa sui giornali ma nulla di più ma quello che mi si offriva non era dedicarmi a quello ma di occuparmi esclusivamente delle società. Le polemiche di quei giorni mi fecero molto male. Chi mi conosce sa perfettamente come nella mia vita ho sempre svolto i miei incarichi istituzionali con disciplina e onore come dice la Costituzione, ho avuto anche il plauso del presidente della Repubblica quando ero al Csm. Quando sono venuto qui ho preferito non creare imbarazzo al partito di cui ero stato deputato facendo un passo indietro nella Direzione, ma lo ripeto ci sono rimasto male. In questo anno a Genova per come sono fatto non mi sono neppure avvicinato una volta a Palazzo di Giustizia dove ho tanti colleghi e amici proprio per non far partire la minima illazione. Non ho neppure parlato con persone del Pd per lo stesso motivo, sono passato per maleducato me ne scuso ma chi mi conosce avrà capito".
Come è composta il "mondo Spinelli?
"La Spininvest è una holding che detiene il 51% del Gruppo Spinelli srl che è la società che gestisce il terminal e che detiene altre società immobiliari e che lavorano in altri settori. Io mi occupo della holding non direttamente della società che gestisce il terminal terreno di Mario Sommariva che è il presidente e che è una persona di altissimo valore. E per restare in tema di altissimo valore quando ho assunto l'incarico ho chiesto e ottenuto di poter essere accompagnato nel mio lavoro da una consulente giuridica che è una magistrata di un'integrità morale eccezionale: la dottoressa Paola Piraccini che avevo conosciuto come segretaria generale al Csm. E' un magistrato che ha svolto il ruolo di pubblico ministero e funzioni di giudice nella prima sezione penale della Corte di Cassazione e quella che di fatto aveva costruito la scuola superiore di magistratura. Poi è andata in pensione l'ho voluta con me a darmi una mano nella gestione giuridica dei temi che si affrontano in queste società e devo dire è stata una scelta ottima. Forse qualcuno non ha capito bene il nostro lavoro, noi vogliamo rispettare al massimo le regole e le istituzioni perchè é giusto lavorare per il mercato perché l'economia funzioni ma tutto questo tenendo sempre conto dell'occupazione e l'etica".
A proposito di occupazione, quante persone gravitano attorno al vostro gruppo?
"Circa seicento in maniera diretta, quasi il doppio indirettamente. Numeri importanti, molto importanti. Nella mia vita il tema del lavoro è sempre stato centrale"
Concessione, riedizione e revocazione. Ci spiega come il vostro gruppo sta aspettando e vivendo alcune situazioni legate alle aree?
"Provo a fare un po' di chiarezza. Il giudice amministrativo, questo ci tengo a spiegarlo, non è come il giudice civile che ordina cosa un soggetto deve fare, ti dice che quella concessione non è legittima e la restituisce all'autorità amministrativa che l'ha emanata. Se l'autorità amministrativa vuole riemettere la deve comunque riemettere sulla base dei criteri che il Consiglio di Stato gli dà, tant'è che il gruppo Spinelli una volta ricevuta la sentenza del Consiglio di Stato ha proposto all'autorità portuale di adeguarsi e di ottemperare immediatamente a quello che era stato stabilito dal Consiglio di Stato e ha richiesto la riedizione della concessione sulla base del su questo i commissari hanno dato una nuova concessione, poi hanno differito la scadenza perché l'ammiraglio Seno e il professor Benedetti hanno lasciato. E' arrivato il dottor Paroli e ha concesso il differimento fino al 30 settembre. Un'altra cosa è la revocazione, un procedimento che è antitetico alla riedizione, la revocazione è semplicemente la richiesta sempre al Consiglio di Stato in cui si dice: guardate la sentenza che avete messo è sbagliata per degli errori di fatto, per cui vi chiediamo di revocarla. Adesso questa sentenza dovrebbe essere emessa e dirà ok alla revocazione, no alla revocazione. Se dovesse dire sì torna in atto la vecchia concessione, quella che il Consiglio di Stato aveva dichiarato illegittimo. Se dovesse invece dire "no" non succede nulla, cioè non va a intaccare il percorso della riedizione. Nel caso in cui ci fosse la mancata concessione della revocazione, io mi immagino i titoli dei giornali: "Spinelli ha perso adesso che succede". No, non succede assolutamente nulla, quel procedimento finisce e rimane in piedi la richiesta di riedizione".
A Genova per tradizione i giovani imprenditori hanno sempre faticato molto ad avere i loro spazi all'interno delle aziende. Roberto Spinelli rappresenta un importante ricambio generazionale...
"Roberto è una persona che è rimasta totalmente fuori da ogni ipotesi che circolava sulle vicende penali. E' una persona serie e competente che sta facendo e farà molto bene. Genova è una città straordinaria che chiede tanto e che dà tanto ma ha bisogno di un clima diverso per andare avanti e diventare davvero il centro del Mediterraneo".
Alla politica cosa chiede?
"Non sono ancora andato a Tursi e neppure nel Palazzo della Regione, ho aspettato finissero le fasi elettorali. Ora che si sono assestate le cose chiederò ufficialmente un incontro con il presidente della Regione e con la sindaca per spiegare quali sono i nostri progetti per lo sviluppo del porto e non solo. Se le cose si fanno sempre con rispetto delle regole istituzionali, essere formali significa rispettare le regole e non fa venire a nessuno retropensiero o idee strane. Io mi sono sempre comportato così".
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