
La nuova sindaca di Genova Silvia Salis rischia di essere politicamente isolata se non addirittura esclusa, dal governo del porto? Le scelte della città e dello scalo, come più volte sostenuto dall'editore di Primocanale Maurizio Rossi, sono intrecciate, vista la contiguità tra le due realtà.
Il rischio della Salis: non essere rappresentata in Autorità portuale
Il rischio appare più che reale, visto che la Salis non ha potuto scegliere il membro del comitato di gestione rappresentante del Comune: Davide Maresca, figura di rilievo nel settore portuale e ben conosciuta anche al ministero dei Trasporti, grazie alla sua specializzazione in materia di aiuti di Stato, concorrenza e regolazione delle infrastrutture di trasporto, è stato infatti nominato, tra le critiche di molti esponenti del centro sinistra, con una sorta di fuga in avanti, a due giorni dal voto, dal vice presidente della Città metropolitana Antonio Segalerba (si potrebbe dire, indirettamente, da Pietro Piciocchi che era sindaco facente funzione). Maresca è fratello del consigliere delegato ai porto del Comune di Genova, Francesco Maresca, in quota a Fratelli d'Italia.
In comitato di gestione resta poi Giorgio Carozzi, che era stato nominato dall'ex sindaco di Genova Marco Bucci e che ora, come in giro di valzer, è stato rinominato dallo stesso Bucci come rappresentante della Regione (di centro destra). Il nuovo ammiraglio Antonio Ranieri è il membro tecnico, diciamo così, super partes del comitato di gestione. Mentre il sindaco di Savona Marco Russo (centro sinistra) deve ancora indicare il suo membro, ma preferisce attendere l'insediamento del nuovo presidente del porto Matteo Paroli, indicato dal ministero dei Trasporti (centro destra) la cui nomina è ancora sospesa dalla Commissione trasporti della Camera che deve ancora votare.
Salis potrebbe mettere in discussione la nomina di Maresca
Ma e’ possibile che la nuova sindaca stia valutando se ci sono margini per mettere in discussione la nomina di Maresca anche guardando a quello che sta facendo Savona, che ritiene di non nominare alcuno sino alla effettiva nomina del presidente. E' probabile che ci sarà’ lavoro per gli avvocati esperti del settore.
Il segretario generale riequilibrerà la situazione?
Come sosteneva mesi fa a Primocanale il console della Culmv, Antonio Benvenuti, da anni osservatore e conoscitore delle dinamiche portuali, "alla fine se il centro destra prende la presidenza, il centro sinistra prende il segretario generale. Sarà così anche questa volta? Certo sarebbe bene evitare che presidente e segretario andassero in conflitto primariamente per motivi di appartenenze politiche.
I depositi chimici la patata più bollente
La diversa posizione sulla ricollocazione dei depositi chimici da Multedo a Ponte Somalia, nel porto di Sampierdarena, sarà certamente una delle patate più bollenti e oggetto di frizioni tra porto e Comune. Visto che l'Autorità portuale ha approvato la richiesta di adeguamento tecnico funzionale presentata da Superba, procedura bocciata dal Tar su diversi ricorsi. Ora si attende il pronunciamento del Consiglio di Stato a cui Autorità portuale ha presentato ricorso. Il Consiglio di Stato dovrà dire se l'adeguamento tecnico funzionale è una procedura adeguata o se serve una modifica al piano regolatore portuale, peraltro in fase di stesura nella sua bozza in attesa dell'insediamento di Paroli, mentre Salis, anche nell'ultima Terrazza incontra, bocciò questa soluzione. Parallelamente si attende l'esito della Via, Valutazione di impatto ambientale, da Roma.
La sfida del nuovo piano regolatore portuale
Un'altra grande sfida sarà il nuovo piano regolatore portuale che deve dialogare con la città, che come sostiene Maurizio Rossi, non deve subire lo scalo ma conviverci in modo il più possibile armonioso. Si veda l'esempio dei fumi in porto, oggetto della recente inchiesta di Primocanale. Ci saranno ampliamenti dello scalo a ponente? Ci saranno nuovi spazi per le riparazioni navali, ricavati dallo spostamento della diga? Ci saranno nuove aree di posteggio per i tir in modo da non intasare la viabilità urbana? Tutte domande che nei prossimi mesi troveranno risposta, per decidere il porto (e la città) dei prossimi 50 anni.
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IL COMMENTO
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